Nuovo bancomat per Nicola Zingaretti: assunzioni a gogò con l’Agenzia del Lavoro

22 Lug 2019 11:26 - di Il Cavaliere Nero

Nuovo Bancomat alla regione Lazio, con la rabbia dei dipendenti che si vedono soppiantati dai nuovi adepti del clan Zingaretti. Tutto avviene nell’impero di LazioCrea, anche se complice la fine di luglio nessuno pare accorgersene. (E magari chi lo ha capito “tratta” per sé, tra sindacalisti e consiglieri…).
LazioCrea è una società regionale che  nasce con l’accorpamento di quattro società: Lazio Service, Lait, Capitale Lavoro e Asap. Il nobilissimo obiettivo era quello di ridurre la spesa derivante dai CdA e relative pertinenze intese come sedi e logistica. In attesa della trasformazione della società, che conta 1700 dipendenti, in Agenzia. Un passaggio importante proprio per i dipendenti di LazioCrea, con la fine della funzione di “supporto” alla Regione. Finalmente, dopo anni, diventerebbero, a tutti gli effetti, dipendenti con qualifiche e mansioni amministrative. Una procedura che farebbe risparmiare tantissimo alla Regione.

Da portaborse a dirigenti

Poi, a sorpresa, l’invenzione dell’ultima ora. Sta per essere partorita una agenzia nuova, l’Agenzia del Lavoro. I costi saranno a carico della Regione. Paga Pantalone.
Sono stati indetti bandi di concorso e tutti saranno felici – in particolare le relative famiglie – che più di 300 persone saranno neoassunte. C’è un dettaglio però: tra le posizioni messe a bando spiccano quelle relative a nuovi dirigenti e, si vocifera che molti di quei “precari” che ruotano attorno alle segreterie della Giunta, sono in pole position per tali nuovi incarichi. Da portaborse a dirigente una bella carriera, insomma.

L’aiutino del governo

E’ evidente che la nuova Agenzia sarà un altro bancomat, come lo è del resto LazioCrea che porta profitti anche grazie ai fondi europei. Ma bisogna registrare la curiosa imposizione del governo che insieme alla Regione, approfittando dell’emergenza lavoro unita al reddito di cittadinanza, hanno edificato uno scenario che a tutto fa pensare tranne che a una riduzione di costi: i centri dell’impiego saranno perfettamente funzionanti quanto lo sono oggi. Esattamente il contrario per spesa e burocratizzazione. Ecco perchè Zingaretti continua a spendere male i soldi della Regione Lazio. Chissà se alla Pisana qualcuno si sveglierà.

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