Motovedetta libica sequestra peschereccio italiano: ma gliele abbiamo donate noi…
Sembra assurdo: le nostre forze sono in Libia, eppure le loro motovedette – che noi gli abbiamo donato – trovano anche il tempo di sequestrare imbarcazioni italiane. Eppure è così: un peschereccio italiano è stato sequestrato da una motovedetta libica nel Golfo della Sirte. Lo rende noto la Farnesina. “Appena appresa la notizia del sequestro del peschereccio italiano Tramontana, nel golfo della Sirte, da parte di una motovedetta libica – confermato dalla nostra Ambasciata a Tripoli – il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi ha dato istruzioni all’ambasciatore d’Italia, Giuseppe Buccino, di adoperarsi prontamente con la massima efficacia al fine del corretto trattamento e di un rapido rilascio dei membri dell’equipaggio e dell’imbarcazione, costretta a dirigersi verso il porto di Misurata”, si legge nella nota. “La Farnesina precisa che non sono ancora chiare le ragioni del sequestro, verosimilmente legate ad attività di pesca, in acque peraltro definite ad ”alto rischio” e dunque sconsigliate da parte del Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti e delle Infrastrutture”, aggiunge la Farnesina. Come siricorderà, annunciato dallo stesso Matteo Salvini, pochi mesi fa l’Italia aveva donato alla Libia 12 motovedette allaLibia allo scopo di contrastare la partenza dei barconi con i clandestini paganti a bordo. All’Italia questo regalo è costato circa 2,5 milioni di euro. Inoltre, aggiungiamo, proprio in quelle acque, la Marina militare italiana fa stazionare uno o più sommergiìbili: non sarebbero potuti intervenire?
“Stiamo raccogliendo notizie sul sequestro del peschereccio, siamo in continuo contatto con il Dipartimento”. Così, all’Adnkronos, l’assessore alla Pesca della Sicilia, Edy Bandiera che sta seguendo l’evolversi della situazione dopo il sequestro del peschereccio di Mazara del Vallo.
(Foto: Byoblu)