Individuato l’orso M49 in fuga: può essere ucciso, lo ha deciso la Corte Costituzionale

16 Lug 2019 14:53 - di Monica Pucci

Sono legittime le leggi di Trento e Bolzano sulla cattura ed eventuale uccisione degli orsi e dei lupi. Lo ha deciso la Corte costituzionale che ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale, giudicando che la disciplina provinciale contestata rientri nell’ambito delle competenze legislative statutariamente affidate alle due Province autonome. Contro il parere del ministro dell’Ambiente Costa, per la legge sono pertanto legittime le norme provinciali di Trento (n.9/2018) e Bolzano (n.11/2018) che autorizzano il Presidente della Provincia ad adottare provvedimenti riguardanti il prelievo, la cattura e l’eventuale uccisione degli orsi e dei lupi, quando ricorrano le condizioni previste dalla normativa di derivazione europea in materia di conservazione degli habitat naturali. Questo potere è diretto a prevenire danni gravi alle colture, all’allevamento e a garantire la sicurezza pubblica, quando non esista altra soluzione valida, ed è subordinato al parere preventivo dell’Ispra.

FUGATTI: “INDIVIDUATO SU MONTE MARZOLA ORSO M49”

Intanto il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha detto all’Adnkronos che “è stato avvistato stamattina, verso le 9, sul monte Marzola, l’orso M49“, catturato due giorni fa sui monti della val di San Valentino, nel territorio di Porte di Rendena, e scappato dopo poche ore dall’area faunistica del Casteller, a Trento Sud, riuscendo a scavalcare le recinzioni elettrificate. «Abbiamo diverse fotografie che testimoniano la presenza dell’orso sul monte sopra l’area faunistica dalla quale è scappato – ha aggiunto Fugatti – Intanto oggi l’Ispra è venuta a ispezionare il recinto, sono in corso le verifiche sul sito».

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