Il linciaggio social contro Giorgia Meloni arriva a prendere di petto persino la figlia
Si chiama Franco Cappelletti. È antifascista, ha una faccia con barbetta trasandata quanto basta per far capire che lui la rivoluzione la pratica, mica a chiacchiere. È lui, con un tweet semplicemente ributtante all’indirizzo di Giorgia Meloni, l’ultimo campione dell’esercito di odiatori seriali online, di quei leoni da tastiera che insultano “il nemico cattivo”, denigrano, istigano alla vendetta, mettono in mezzo parenti e affini. E, come nel suo caso, persino figli e nipoti di pochi anni.
“Rimpiangerà di non essere stata a Bibbiano”
Che cosa scrive questo coraggioso “signore”? «Da adulta la figlia della Meloni rimpiangerà di non essere stata a Bibbiano». Incommentabile. Capito? Si augura alla piccola di aver un destino peggiore dei minori vittime dell’orrore scoperchiatto dall’inchiesta Angeli e demoni. Con queste due righe si è superato qualsiasi limite. Di decenza, di civiltà, di umanità nel nome di un’idiozia diffusa che genera un pericoloso tam tam di emutatori conigli. «Ecco dove siamo arrivati. È schifo» è il lapidario, e a dir poco signorile, post di risposta sulla pagina Facebook della leader di Fratelli d’Italia che non può fare a meno di riproporre sul suo profilo l’inqualificabile maledizione. Dopo le pessime esibizioni di odio, volgari e sessiste, comparse sui social nelle scorse settimane contro Giorgia Meloni, il 27 luglio alle ore 23 con il tweet di Cappelletti si è toccato il fondo del fondo.
Un mare di testimonianze d’affetto per la leader di Fdi
Ovvio che il tipo, che non ha cancellato nulla e anzi ha rilanciato il vaticinio con un vaffa, sia stato sommerso da uno tsunami di reazioni e qualche meritatissima offesa. Oltre settemila in due ore i commenti sulla pagina della Meloni. Si va da più sobri: “Giorgia, querelalo, e fagli del male” o “i figli non si toccano”, a quelli più diretti. Sono tante in queste ore le testimonianze di affetto e vicinanza a Giorgia da parte dei colleghi di Fratelli d’Italia ma anche di altre forze politiche. «Ginevra è e sarà sempre fiera di essere figlia di Giorgia Meloni, così come saranno sempre fiere di lei la sua mamma, sua sorella e le sue adorate nipoti. Noi, la sua comunità, possiamo dire con orgoglio che di donne come Giorgia non ce ne sono tante nel mondo e che questa, per nostra fortuna, è capitata a noi e non a loro!». Occhio per occhio, dente per dente? No. Sarebbe un regalo agli “odiatori” di mestiere. L’ex ministro della Gioventù guarda avanti, è abituata ad attacchi di ogni tipo, tavolta anche fisici. Ha ben altro da fare. Stavolta, però, avrà ripreso il suo lavoro, con un po’ di amarezza in più.
Che schifo! L’odio manifestato è la conferma che il degrado sociale e morale di chi non condivide certi valori ha raggiunto limiti indegni di un paese che si definisce civile.
Poi ha il coraggio di chiamarsi anti Fascista ? Franco Cappellettti Ti dovresti vergognare a Bibbiano sono i tuoi soci sinistronzi , ormai fatevene una ragione voi sinistronzi in Italia non Governerete più . State affondando nella cacca perchè finalmente gli Italiani hanno capito che siete peggiori della peste bubbonica .