Forza Italia, Toti ironico sulla scissione: «Farla su un atomo è materia della fisica»

6 Lug 2019 12:16 - di Valerio Falerni

L’ora fissata – le 14,30 – non richiama l’epos delle corride quanto la necessità di una pennichella postprandiale. Ma è escluso che chi ha accolto l’invito di Giovanni Toti a ritrovarsi nel teatro Brancaccio di Roma col dichiarato obiettivo di fondare Italia in crescita estraendolo da una costola di Forza Italia vada lì per schiacciare un pisolino. Tanto più dopo aver letto l’intervista rilasciata dal governatore della Liguria al Corriere della Sera. Chi si aspettava di trovarvi toni improntati a prudente attendismo, è rimasto deluso. Toti, almeno questa è l’impressione, non è intenzionato a fare retromarcia: o Forza Italia si rinnova nel profondo, introducendo meccanismi di selezione della sua classe dirigente con primarie a tutti i livelli, oppure ognuno per la sua strada.

Toti riunisce i suoi al “Brancaccio” di Roma

Per capire l’aria che tira sarà decisivo il “taglio” dell’intervento al Brancaccio, ma l’intervista è già sufficiente a far capire che i margini per una vera ricomposizione sono molto ristretti e che la mediazione tentata ieri da Berlusconi ricevendo Palazzo Grazioli lo stesso Toti e Mara Carfagna, l’altra coordinatrice, abbia poche chanches di riuscita. Su un’eventuale scissione, infatti, nella sua intervista al Corriere, il governatore ligure è stato inafferrabile come un’anguilla e irriverente come non mai: «Io spero di no, anche perché la scissione dell’atomo è materia della fisica».

Berlusconi agli “azzurri”: non andate

Che lo spettro di un’uscita in massa da Forza Italia sia ancora incombente è prospettiva ben presente nella testa del Cavaliere. Secondo fonti bene informate, infatti, in queste ultime ore starebbe personalmente dissuadendo dal partecipare alla kermesse i tanti che lo stanno chiamando per riceverne il via libera. Dal canto suo, Toti ostenta sicurezza: continua a cannoneggiare sulla classe dirigente («sono quelli del “si, ma”, espressione del conservatorismo»), ma non sul primato del Cavaliere, argomento sul quale glissa: «Al Brancaccio dirò che la discussione sulla leadership è una cosa oziosa, il partito sta perdendo consensi». Quanto al nome del nuovo soggetto che nelle intenzioni del governatore dovrà espandere l’area moderata del centrodestra, Toti non fa barricate: può restare anche quello di Forza Italia anche se, assicura, che a un suo cambiamento «sta pensando anche Berlusconi». Insomma, il dado è tratto. Le prossime ore ci diranno se al Brancaccio sarà corrida o pennichella.

 

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