Forza Italia provoca la Meloni sull’Europa. Ma dimentica il caos che regna nel Ppe

13 Lug 2019 16:52 - di Augusta Cesari

Botta e risposta Bernini-Meloni sullo scacchiere europeo. Un’accusa che francamente non sta in piedi da parte della presidente dei senatori di Forza Italia. «La Lega sta trattando una poltrona nella Commissione europea in cambio di un voto a favore di Ursula von der Leyen, indicata dal Partito Popolare per guidare un’alleanza in cui ci saranno anche i socialisti. E’ una mossa all’insegna del pragmatismo volta ad ottenere per l’Italia un incarico di peso nel nuovo governo dell’Unione, anche se sconfessa un intero anno di narrazione sovranista». Cerca la polemica Anna Maria Bernini. E attacca: Narrazione sovranista «strumentalizzata a fini interni soprattutto dalla leader di Fdi, secondo cui Forza Italia non avrebbe potuto far parte di un’alleanza di centrodestra perché, facendo parte del Ppe, avrebbe appoggiato in Europa un governo coi socialisti. Mi chiedo facendo un semplice sillogismo: se la Lega voterà davvero per la von der Leyen, questa esclusione varraà anche per Salvini? E la Meloni con chi farà l’alleanza di centrodestra: da sola?», si chiede la Bernini. Ma il sillogismo si rilvela un sofismo.

Non va giù a FI la forza attrattiva di FdI

Scommettiamo che non è solo una questione d’Europa? La domanda della Bernini infatti non rimane inevasa. Anzi, è imbarazzante come l’attacco alla Meloni della presidente dei senatori azzurri sia assolutamente fuori bersaglio e provochi un effetto boomerang. Le rispondono duramente in una nota congiunta gli eurodeputati di Fratelli d’Italia Raffaele Fitto, co-Presidente dei Conservatori europei e Carlo Fidanza Capodelegazione. «Da Forza Italia attacchi gratuiti e fuori bersaglio a Giorgia Meloni. Probabilmente ad innervosire non sono tanto le questioni europee quanto l’evidente forza attrattiva che FdI sta dimostrando, accogliendo tra le proprie fila tanti importanti esponenti che lasciano Forza Italia perché non ne comprendono più il progetto politico, sia a livello nazionale che in tanti territori».

Tutte le pireotte del Ppe: che farà FI?

Quanto al merito europeo, le apparenti contraddizioni che la Bernini imputa a FdI sono in realtà «tutte frutto dell’atteggiamento ondivago del PPE a cui Fi aderisce», argomentano Fitto e Fidanza. «Hanno dapprima accettato la defenestrazione di Weber, poi lasciato campo libero a Macron, poi sposato la linea della totale subalternità alle sinistre, votando Sassoli e sostenendo il ‘cordone sanitario’ che ha vergognosamente escluso i rappresentanti del gruppo Identità e Democrazia nonché alcuni candidati del nostro gruppo Conservatore dalle cariche apicali del Parlamento. Ora scoprono che i socialisti non vogliono votare la Von der Leyen e si affannano nel cercare sostegno a destra».

Fitto e Fidanza: «Sia FI a fare chiarezza»

Piroette a non finire. La Domanda della Bernini, perciò, andrebbe rovesciata, fanno capire non tanto velatamente i due eurodeputati, che infatti rispediscono la mittente l’ennesima polemica di giornata. «Fratelli d’Italia – spiegano i due eurdeputati di FdI – ha già detto che non sosterrà la Von der Leyen, a prescindere da quello che farà la Lega. Piuttosto Forza Italia, invece di fare polemiche sterili in casa d’altri, si impegni per portare chiarezza in casa Ppe dove la confusione regna sovrana».

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