Disability pride oggi a Roma. Con una carica emotiva eccezionale
Inclusione, questo il leitmotiv del Disability Pride che oggi pomeriggio sfilerà nel centro storico della Capitale. Il corteo si è dato appuntamento alle ore 18 ai Fori Imperiali e poi si muoverà lungo Via Del Corso fino ad arrivare a Piazza del Popolo dove una festa in musica, con spettacoli e tanti ospiti attenderanno gli amici, i cittadini, i curiosi e tutti coloro che ne vorranno sapere di più sul mondo della disabilità. Un mondo che non si piange addosso, ma che con una carica emotiva eccezionale ci porterà a capire e a saperne di più.
L’ideatore di questa Festa è Carmelo Comisi, di Vittoria (Ragusa), che nel 2015 mentre era consulente del sindaco della sua città per quanto riguarda l’accessibilità e i diritti civili, ha iniziato questa avventura organizzando in diversi Comuni della provincia di Ragusa una iniziativa chiamata “Handy Pride”.
Handy pride
“Consisteva in diversi spettacoli che si svolgevano in location di prestigio e le esibizioni erano intervallate dalla lettura di alcuni articoli della Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili.
La finalità dell’iniziativa era quella di far sì che la gente partecipasse grazie allo spettacolo, tra l’altro gratuito, ma che poi andasse via conoscendo qualcosa in merito alle normative. Ricordo che tale Convenzione è stata approvata dal nostro Paese nel 2006, poco dopo la promulgazione, è poi diventata legge in tutti i suoi 50 articoli nel 2009. Nel 2015 ancora però quasi niente era stato ancora messo in atto.
Quindi mi premeva sottolineare questa cosa e così ho dato il via alla prima edizione dell’Handy Pride. In occasione di questa iniziativa sono venuto per caso a conoscenza che anche a New York veniva fatta una manifestazione nello stesso periodo che si chiamava Disability Pride. Così mi sono messo in contatto con l’organizzatore di NY che per altro è un italo-americano, che ha una figlia con una multidisabilità sia fisica che intellettiva.
Come si chiama l’organizzatore di New York?
Si chiama Mike Ledonne, i suoi nonni erano messinesi e napoletani.
Corteo e spettacolo
Così è iniziata la prima edizione del Disability Pride.
Dall’anno successivo ho cambiato l’Handy Pride in Disability Pride, ho adattato il logo a quello di New York e l’iniziativa è partita da Palermo, dai Cantieri Culturali della Zisa, e in seguito a Napoli. L’ultimo giorno dei nostri tre giorni di lavoro coincideva con il Disability Pride di NY che consisteva e tutt’ora è così, in un corteo e uno spettacolo.
A Palermo durante il giorno abbiamo organizzato delle conferenze a tema e la sera gli spettacoli, tutto questo per tre giorni consecutivi. Abbiamo coinvolto diversi Enti che si occupano di disabilità a vario titolo. Poi nel 2017 a Napoli abbiamo ripetuto lo stesso format e in quello stesso anno è iniziato il Disability Pride a Brighton avvenuto grazie allo scambio di informazioni, di video realizzati ad hoc e per l’intervento istituzionale.
Con la visibilità che ci hanno dato i social siamo stati cercati da una signora di Brighton con la figlia disabile che si è appassionata all’evento e c’è stato un altro gemellaggio. A Roma ho molti amici da anni e con loro abbiamo deciso di portare qui l’iniziativa. Però a differenza delle edizioni di Palermo e Napoli ho deciso di venire a Roma e condurla personalmente, per prendere contatti direttamente con le istituzioni, con le associazioni e quindi mi sono trasferito anche a vivere nella Capitale. Così dallo scorso anno abbiamo stabilito un format che consiste in un corteo e nello spettacolo in Piazza.
Si conclude a piazza del Popolo
Quest’anno si ripete la manifestazione e abbiamo il piacere di avere con noi anche il Senegal, perchè un ragazzo senegalese che ha avuto un grave incidente sul lavoro a Genova, conosciuta l’iniziativa ci ha contattato, lo scorso anno è venuto a conoscerci e con lui abbiamo messo su il Disability Pride nel suo Paese. Noi abbiamo inviato proprio ieri due dei nostri organizzatori a Dakar come ambasciatori dell’evento italiano. Si sta costruendo una bellissima rete che presenteremo in autunno, per cui vorremmo costituire un’ associazione internazionale oppure una fondazione cui possono rivolgersi dagli altri Paesi del mondo per organizzare altre manifestazioni di Disability Pride, fornendo così le linee guida e il sostegno necessario, avendo ormai una certa esperienza”.
Oggi l’accoglienza è alle ore 18, ci saranno alcuni carrozzati “spericolati” che faranno acrobazie free style. Dopo il corteo si muoverà lungo Via del Corso per raggiungere Piazza del Popolo dove a partire dalle ore 21 ci saranno degli spettacoli ispirati al claim di quest’anno: #inclusivopresente. Un tempo “indicativo” che spiega bene che bisogna localizzare la situazione, la necessità, nel presente. Adesso è arrivato il tempo di non voltare più la faccia, non si può far finta di niente. L’inclusione è necessaria!
Grazie per la splendida iniziativa. Avevo un cugino disabile e per me è un tema particolarmente sentito su cui bisognerebbe focalizzare maggiormente l’attenzione. Ho recentemente letto un libro su Amazon che si chiama la certezza del dolore di A.Cerri proprio su questo argomento. Lo segnalo per tutti coloro che hanno vissuto o vivono questa esperienza perché finalmente si fa luce su una tematica importantissima. Nel libro c’è scritto che una persona disabile è una persona, ma la società la rende handicappata quando le città sono piene di ostacoli e barriere. Mio cugino Claudio sarebbe stato felice di questa favolosa iniziativa. Grazie ancora all’organizzatore.