Carabiniere ucciso: la telefonata del pregiudicato romano al 112 (audio)

28 Lug 2019 11:59 - di Redazione

Spunta l’audio della telefonata al 112 fatta la notte fra il 25 e il 26 luglio da Sergio Brugiatelli, l’uomo avvicinato dagli studenti americani (accusati di aver ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega). Lo ha pubblicato on line il sito del Corriere della Sera. Nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso giovedì notte a Roma, ci sono ancora molti punti da chiarire. Sebbene il gip abbia convalidato il fermo per gli studenti americani Gabriel Christian Natale Hjorth e Elder Finnegan Lee, la ricostruzione dei fatti presenta delle incongruenze.

Incongruenze che ruotano tutte attorno a Sergio Brugianelli, il pregiudicato romano che ha chiamato i carabinieri per recuperare il borsello. «Sono stato io a dire che erano due nordafricani, due magrebini e non due americani. Volevo un po’ depistare». «Gli avevo tirato il “pacco” con la cocaina e quelli per reazione mi avevano portato via di forza lo zaino», ricorda Brugiatelli. Il 47enne romano, con piccoli precedenti per reati contro il patrimonio e vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è una delle figure centrali nell’inchiesta: gli inquirenti lo ritengono fondamentale per comprendere le vere ragioni della morte del vicebrigadiere.

Tutto, di fatto, inizia da Sergio B.. In un video acquisito durante le indagini, si vedono Gabe e Elder mentre incontrano Brugiatelli che spinge una bici, zaino in spalla, nella pedonale piazza Mastai di Trastevere.
L’uomo si offre così di accompagnarli dai pusher e Gabe lo segue in un luogo più appartato per parlare. Secondo i fatti accertati, Gabe chiede 80 euro di cocaina, ma in cambio gli viene data aspirina sbriciolata e al momento di concludere l’affare si affiancano 6-7 persone ai due pusher per inscenare una finta lite. Il trucco serve per mettere fretta all’acquirente, prendere i soldi e farlo fuggire senza guardare la merce. Nel secondo video diffuso venerdì, si vedono i due americani correre insieme.

Cosa c’era nello zaino di Sergio B.?

Un altro punto da chiarire riguarda l’effettivo contenuto dello zaino di Brugiatelli, rubato da Gabe e Elder, dove non viene trovata droga ma solo i documenti e il telefono. L’uomo chiama i due americani e si dice disposto a raggiungerli per riavere quello che gli appartiene, ma i due lo accusano del raggiro. Alla fine gli americani propongono uno scambio: lo zaino in cambio di 100 euro e un grammo di cocaina.

L’audio della telefonata al 112 (dal Corriere)

A quel punto, Brugiatelli chiama i carabinieri per tutelarsi, dopo la proposta degli americani. Il Corriere della Sera riporta in esclusiva l’audio della telefonata. L’uomo dice che due ragazzi in piazza Belli gli hanno rubato la borsa. “Chiamo i ragazzi sul mio telefono ma mi chiedono i soldi e io ho dentro i documenti e il codice fiscale”. Resta da chiarire come mai non tema di finire nei guai. Chi avrebbe indirizzato a sua volta l’uomo ai due carabinieri in borghese di servizio un’altra zona? E perché i carabinieri sono andati da soli e non c’era una pattuglia in appoggio? Insomma, i punti da chiarire sono ancora parecchi.

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