Il Pd: «Meloni, vai a fare la casalinga». E lei replica: «Ipocriti, offendete milioni di donne»

18 Giu 2019 10:38 - di Lucio Meo

«Ma fai la casalinga per piacere». Se voleva essere una battuta simpatica, non faceva ridere. Se si trattava di ironia, non funzionava. La tesi più probabile è che quella frase pronunciata contro Giorgia Meloni volesse essere un’offesa alla leader di Fratelli d’Italia, ma si è rivelato il più clamoroso dei boomerang per il segretario cittadino del Pd di Andria, Giovanni Vurchio, che sulla sua bacheca di facebook si è lasciato andare a quel becero invito scatenando le proteste degli esponenti della destra. La stessa Giorgia Meloni, dopo poco, attraverso il proprio Fb, ha così replicato. «Il signore che commenta così una mia diretta è il segretario cittadino e consigliere comunale del Pd ad Andria. Ecco a voi il famoso rispetto delle donne della sinistra, che poi “usano” casalinga come se fosse una offesa. Ma quanto sono tristi e ipocriti?». Anche il deputato barese di Fdi Marcello Gemmato ha duramente protestato: «Al momento non sappiamo cosa pensano dell’accaduto le femministe e paladine delle desinenze al femminile del Pd, ma auguro a Vurchio non solo di diventare un giorno leader nazionale di un partito ma anche di riuscire a portarlo ad una crescita a due cifre, lenta e costante, perché si sa che salire di corsa e precipitare all’improvviso può far male alla testa».

Indignati i commenti di tante donne sulla bacheca della Meloni. Uno per tutti: «Ho fatto la casalinga per anni dopo che è morta mia madre per dare una mano in casa a mio padre. Ho cresciuto una figlia fino a 3 anni quando ha iniziato la materna. Pensa di offendere qualcuno? Essere casalinga è un vanto, è spaccarsi la schiena senza avere una retribuzione monetaria, ma il rispetto e l’amore del resto della famiglia. Per me Pd è solo il diminutivo di Povero Demente….».

Più tardi sono arrivare le scuse tardive di Vurchio: «Direi che il segretario provinciale del partito “Fratelli d’Italia” è stato abilissimo nell’utilizzare una mia infelice espressione come strumento mediatico e ci è riuscito benissimo. Qualora avessi ingenerato tale significato, sono pronto a chiedere pubblicamente scusa a tutte le donne, comprese quelle che mi circondano perché ho, da sempre, considerato il loro ruolo fondamentale sia nella società che all’interno della famiglia. Le donne sono protagoniste autorevoli e responsabili dello sviluppo sociale e mai, dico mai, avrei potuto offenderle, vanno sempre e comunque rispettate…».

 

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