Conti pubblici, siamo all’emergenza: Conte convoca un vertice straordinario

11 Giu 2019 19:58 - di Sveva Ferri

Le minacce di Juncker, il parere positivo degli euroburocrati alla procedura di infrazione e gli indicatori che ogni giorno ribadiscono che i conti non tornano. Nel giorno in cui il Consiglio dei ministri doveva segnare il passo ritrovato con l’approvazione – avvenuta – del Decreto sicurezza bis, tutto parla di emergenza. E costringe l’esecutivo a una brusca accelerazione sui temi economici. Così la conferenza stampa, che doveva rendere conto della riunione di governo, vira sui prossimi passi per evitare il baratro. E anche se il premier ostenta tranquillità è chiaro che il momento è difficilissimo.

Vertice urgente sui temi economici

Per domani mattina è stato fissato un vertice a tre per affrontare l’agenda economica. Conte lo ha convocato mandando all’aria gli impegni già fissati. «Domani mattina – ha annunciato – ci sarà una riunione economica con Salvini e Di Maio». «L’anno scorso ci siamo insediati a giugno, quest’anno dobbiamo iniziare da subito. In ogni caso ci ritroviamo domani mattina, perché vogliamo avvantaggiarci per una manovra che noi riteniamo giusta», ha sostenuto Conte, aggiungendo che c’è «un clima di fiducia, di dialogo, nell’interesse degli italiani e la prima risposta è questa, ritrovarsi su azione di governo».

Il rischio della procedura di infrazione

Ma a pesare è la spada di Damocle della procedura d’infrazione, diventata molto più minacciosa dopo il via libera dei tecnici arrivato oggi. «Siamo fiduciosi» di poterla evitare, si è limitato a dire Salvini uscendo da Palazzo Chigi. Lui, del resto, con il decreto sicurezza bis, anche in questa giornata così complicata, ha portato a casa il suo tesoretto, la sua assicurazione sul consenso. E il rischio fallimento politico resta tutto nell’altra metà campo del governo, dove non si può far altro che ostentare una poco credibile serenità. «Siamo ben convinti di quel che stiamo facendo e della nostra politica economica», ha ribadito Conte, aggiungendo che il governo gode di «un consenso politico e di un mandato molto forte che ci è stato dato per far crescere il Paese, e noi siamo qui per far crescere e non per avviarlo verso una china recessiva». «Con Di Maio e Salvini – ha aggiunto il premier – abbiamo un obiettivo unico: evitare la procedura di infrazione». Resta da capire come.

Commenti

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  • giovanni vuolo 12 Giugno 2019

    Con questo Governo di folli dilettanti siamo sull’orlo del default. Hanno dilapidato i sacrifici che in tanti anni, faticosamente, il popolo stava sopportando con tasse altissime, nel tentativo di ripianare qualche voragine di bilancio. Ed invece il Governo del cambiamento, in pochi mesi, raschia il fondo del barile: toglie ai pensionati per dare agli sfaccendati ed ai rom; mina la tenuta dell’ INPS ; approva metodi stalinisti per vivisezionare i risparmiatori. Non se ne può più : quanto più tardi andranno a casa, tanto più provocheranno sconquassi irreparabili.