Boris Johnson nella bufera, litiga con la compagna e i vicini chiamano la polizia

22 Giu 2019 11:51 - di Girolamo Fragalà

È arrivata la polizia la notte scorsa a casa di Boris Johnson, il candidato favorito a diventare il nuovo leader del Tories ed il premier che promette di chiudere la Brexit ad ogni costo entro il 31 ottobre. A chiamarla sono stati i vicini preoccupati per la lite tra l’ex ministro degli Esteri e la compagna, Carrie Symonds, ex capo ufficio stampa del partito conservatore. Uno dei vicini ha raccontato al Guardian di aver sentito una donna gridare, e poi rumore di «oggetti sbattuti e colpiti». Ad un certo punto, afferma ancora il testimone, si sarebbe sentita Symonds dire a Johnson «toglimi le mani di dosso» e «vattene da casa mia». A questo punto, il vicino ha bussato alla porta: «Ho sperato che qualcuno rispondesse, “stiamo bene”, ma nessuno è venuto ad aprire».

L’intervento della polizia a casa di Boris Johnson

Così ha deciso di chiamare il 999, il 112 britannico, e due macchine della polizia ed un pulmino sono arrivati i pochi minuti. Al Guardian la polizia ha confermato di essere intervenuta su richiesta di un cittadino «preoccupato per una sua vicina». «La polizia è intervenuta ed ha parlato con le persone che si trovavano in quell’appartamento che stavano tutte bene», ha aggiunto.

Il vicino ha fornito al giornale la registrazione della lite, in cui si sente Johnson ad un certo punto dire alla donna “togli le mani dal mio fottuto computer” e poi un rumore di qualcosa che viene rotto. La donna poi accusava Johnson di aver macchiato un divano con il vino rosso: «Non hai cura di niente perché sei viziato, non ti importa dei soldi o di niente».

Boris Johnson ha lasciato la moglie, Marina Wheeler, lo scorso anno iniziando una relazione con Symonds, considerata l’artefice del rilancio del suo profilo politico e fa parte del team che sta curando la comunicazione della sua campagna per la nomina a leader dei Tories.

Da alcune settimane la coppia divide un appartamento in una casa vittoriana di Londra. E, se Johnson diventerà premier, intendono andare a vivere insieme a Downing Street, secondo i media britannici.

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