Sparatoria a Napoli, bambina in coma. Meloni: «Va mandato l’esercito»
«Situazione fuori controllo a Napoli, lo Stato deve dichiarare guerra alla camorra. Fratelli d’Italia chiede un provvedimento d’urgenza per inviare in Campania più forze dell’ordine ed in aggiunta a queste l’esercito per presidiare in modo capillare il territorio». Giorgia Meloni interviene sulla sparatoria avvenuta ieri pomeriggio a Napoli. Obiettivo dell’agguato, con molta probabilità, era un pregiudicato di 32 anni, Salvatore Nurcaro, ora in fin di vita. Ma un proiettile vagante ha colpito anche una bambina di 4 anni che camminava per strada insieme alla nonna. «Bisogna riprendere il controllo di ogni strada, piazza e palazzo – ha detto la leader di Fratelli d’Italia – e stanare i delinquenti ovunque si annidino. Nessuna zona franca in Italia, nessuno spazio alle mafie».
Sparatoria a Napoli, le indagini
Le indagini sulla sparatoria avvenuta nei pressi di piazza Nazionale a Napoli continuano. La piccola è stata operata nella notte e le è stato asportato il proiettile che l’ha raggiunta al torace e perforato il polmone. «Le sue condizioni restano gravissime», dicono i medici. La bambina ora è in coma farmacologico. «Saranno decisive le prossime 24-48 ore», ha detto il direttore dell’Ospedale pediatrico Santobono, Annamaria Minicucci. La nonna, invece, ferita da un proiettile al gluteo, se la caverà con qualche giorno di prognosi.
La dinamica e le ragioni della sparatoria non sono ancora chiare. La pista previlegiata è che l’obiettivo dell’agguato fosse Salvatore Nurcaro, pregiudicato del quartiere San Giovanni: è stato raggiunto da sei proiettili ed è crollato a terra davanti alle vetrine di un bar. Molti altri bossoli sono stati trovati per terra e conficcati in una macchina posteggiata poco distante dal bar. L’uomo è stato portato in condizioni gravissime al “Loreto Mare” e poi trasferito all’Ospedale del Mare.