Sorpresa: i nostri soldati all’estero non possono votare. Salvini e Trenta, battete un colpo

26 Mag 2019 11:50 - di Antonio Pannullo

E’ strano che nessuno si sia posto il problema, né il ministero della Difesa guidato da Elisabetta Trenta né quello degli Interni di Matteo Salvini, eppure è così: i nostri soldati nei teatri esteri non stanno votando per le elezioni europee, a differenza dei loro colleghi di altre nazioni, che lo hanno potuto fare recandosi alle loro rispettive ambasciate. La prima, allarmata, segnalazione è arrivata da Djibouti, in Somalia, dove ai nostri militari è stata preclusa la possibilità del voto, e poi via via è stato confermato dalle altre nazioni dove i nostri militari sono presenti: Afghanistan, Libano, Kosovo. Non sappiamo se anche in Libia, Turchia, Niger e Mali stia capitando la stessa cosa, ma è molto verosimile pensare che sia così. Ci auguriamo che le istituzioni in giornata riescano a porre rimedio, ma davvero è strano e incomprensibile come mai non ci si abbia pensato per tempo. Anche perché nel confronto con le altre forze armate che invece si possono esprimere, noi italiani non ci facciamo davvero una bella figura. I nostri soldati all’estero adesso attendono una risposta. Possibilmente entro la giornata. A quanto pare il problema è che queste elezioni siano trattate alla stessa stregua delle amministrative, ma ovviamente non è così, perché si tratta di consultazioni che riguardano l’Europa, argomento sul quale i nostri militari avrebbero ben diritto di esprimersi.

Commenti

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  • Mimmo Oliva 26 Maggio 2019

    Votare all’estero è diventato complicato anche per chi è residente alle Isole Canarie, in occasione delle precedenti consultazioni elettorali si votava per posta con largo anticipo, quest’anno per votare ci si deve recare a Gran Canaria, non si tratta di un viaggio da poco per chi vive nelle altre isole dell’arcipelago, da notare che non è previsto alcun tipo di bonificazione e gli avvisi sono arrivati pochi giorni prima del voto.