Sfogo del leghista Durigon: «Ho paura, qui rischi un’inchiesta anche se fai pipì fuori dal vaso…»

8 Mag 2019 14:14 - di Giovanna Taormina

Il clima è infuocato. Dopo Armando Siri, c’è l’inchiesta che vede indagato anche il governatore del Carroccio, Attilio Fontana. A Montecitorio, riferisce Augusto Minzolini in un retroscena pubblicato sulle pagine del  Giornale, l’atmosfera è cupa, pesantissima. Si parla dell’ennesima incursione della giustizia nella politica. Il titolo riassume il clima: Il piano delle procure: Così provano a fermare un esecutivo di centrodestra. Il sottosegretario Claudio Durigon, senza troppi giri di parole, confida a Minzolini: «Io ho paura su tutto. Se vado in bagno ho paura pure di fare la pipì fuori dal vaso, perché mi becco un avviso di garanzia. Mi hanno messo in mezzo alla storia dei rom a Latina, quando all’epoca dei fatti non ero neppure leghista».

Il piano delle toghe, lo sfogo di Durigon

E ancora, continua Durigon: «Mi hanno dato del fascista, ma vengo da una famiglia democristiana, con tanto di zio prete e tre zie suore. Con questa storia del “traffico di influenze” mi occupo solo delle cose che mi riguardano, quando invece mi piacerebbe tanto sbloccare i cantieri per l’ampliamento della Pontina che è fermo da dieci anni anche se tutti lo vogliono. Ma come faccio? Ogni campagna elettorale si gioca sulle inchieste giudiziarie: l’atmosfera è terribile».

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