Scuola, l’Istat “boccia” gli studenti: il 34% è scarso in italiano, il 40 in matematica
In Italia, la quota di ragazzi iscritti al terzo anno delle scuole secondarie di primo grado che non raggiungono la sufficienza è del 34,4 per cento per le competenze alfabetiche, del 40,1 per cento per la matematica. È quanto emerge dal rapporto dell’Istat sugli Obiettivi per uno sviluppo sostenibile Sdgs 2019, da cui emerge che una percentuale più elevata di ragazze si situa sotto la sufficienza nelle competenze matematiche (41,7 per cento contro il 38,5) mentre per la lettura la situazione si inverte: 38,3 per cento dei ragazzi contro il 30,4 per cento delle ragazze.
Istat: al Sud maggiori carenze alfabetiche e numeriche
Molte sono le differenze territoriali, di genere e di provenienza, spesso determinate da fattori che alimentano le disuguaglianze nell’accesso alle opportunità educative. Secondo le stime dell’Istat, Campania, Calabria e Sicilia sono le regioni che presentano le percentuali più alte di studenti con scarse competenze alfabetiche e numeriche. Tra gli studenti che frequentano le seconde classi delle scuole superiori di secondo grado, il 33,5 per cento non raggiunge un livello sufficiente nelle competenze alfabetiche e il 41,6 in quelle numeriche.
Nella Ue siamo davanti solo alla Romania
Nel nostro Paese, continua l’Istat, il 27,9 per cento dei giovani di età compresa tra i 30 e i 34 anni possiede un titolo terziario. L’obiettivo nazionale previsto da Europa 2020, vale a dire il 26-27 per cento, è stato così ampiamente raggiunto. Tuttavia, il livello rimane molto inferiore alla media europea e superiore soltanto a a quello della Romania. Per le donne, conclude il nostro Istituto di statistica, la quota di 30-34enni laureate è del 34 per cento, contro il 21,7 per cento degli uomini.