Salvini: «Niente scherzi, voglio sapere quanto ci costa il ritorno di Lerner in Rai»
Gad Lerner sarebbe la Rai del cambiamento? Se lo chiede provocatoriamente Matteo Salvini in una diretta facebook a proposito del “grande ritorno” a viale Mazzini del giornalista “super partes” che ha definito gli elettori del centrodestra «classi subalterni». «Torna Gad Lerner in Rai, 5 belle trasmissioni di Lerner che ovviamente non è di sinistra per niente, non odia la Lega, giornalista obiettivo, equilibrato.. Se la Rai del cambiamento passa da Lerner, Fazio, Saviano… ci manca solo Santoro e abbiamo chiuso il cerchio. E poi dicono che io controllo la Rai». Il vicepremier leghista annuncia battaglia e si rivolge direttamente a Fabrizio Salini a proposito dell‘Appprodo, il nuovo programma di Lerner in onda dal 3 giugno in seconda serata su Raitre che aprirà il ciclo con una trasmissione interamente dedicata alla Lega. «Chiedo all’amministratore delegato se il cambiamento passa da Lerner che trent’anni fa era in televisione ad attaccare la Lega – ha detto – mi limiterò a chiedere quanto costa, quanto prende, con quanta gente viene a lavorare».
Salvini: chiederò alla Rai quanto ci costa Lerner
«Il cambiamento si tocca con mano quasi dappertutto, ma se penso alla Rai è un tasto dolente», aggiunge Salvini, «leggo che la prima puntata sarà sulla Lega, che novità! A maggior ragione spero che vada avanti la proposta della Lega in commissione Vigilanza per mettere un tetto agli stipendi Rai, per chiedere quali sono le società esterne che guadagnano visto che sono soldi pubblici». L’imparzialità non è di casa se si guarda il profluvio di servizi e commenti televisivi sul voto europeo.«Non ho nulla contro Lerner – precisa il leader del Carroccio – ma si sentiva questo bisogno di riportare in Rai Lerner? Il cambiamento passa da lui? Ho visto dei servizi sul Tg dopo le elezioni che mi sembravano tutt’altro che equilibrati, tutt’altro che obiettivi, sopratutto sull’Europa. Sarebbe bello vedere un po’ di equilibrio». Personalmente, aggiunge Salvini, «mi limito a non guardare Lerner, ma mi stupisce questa scelta. È un mio parere da telespettatore, poi possono mandare in rete quello che vogliono: il risultato del voto è evidente nonostante gli attacchi a reti unificate. La vita reale vale di più e quindi viva Gad Lerner».
La sinistra grida all’epurazione
Immediata la reazione della sinistra che parla di editto bulgaro e grida all’epurazione. Il primo a indignarsi è Nicola Zingaretti che denuncia «il pessimo odore dell’arroganza del potere che tenta di limitare la libertà di pensiero e di opinione». Segue l’immancabile nota congiunta di Usigrai e Federazione nzazionale della stampa:« Dopo quello su Fabio Fazio, ora arriva quello su Gad Lerner e il nuovo attacco al Tg1. Dopo aver deciso il presidente della Rai, il vicepresidente del consiglio dei Ministri e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, vuole decidere anche i palinsesti».