Salvini dal palco della manifestazione di Milano: «Estremista è chi guida la Ue»
“Qua non c’è l’ultradestra ma la politica del buonsenso: gli estremisti sono quelli che hanno governato l’Europa per venti anni“: non fa sconti ai suoi avversari, Matteo Salvini, parlando dal palco della manifestazione sovranista di piazza del Duomo. Il messagio del leader della Lega è diretto certamente al di fuori dei confini nazioali, ma è diretto anche e soprattutto all’interno, alla politica nostrana, in particolare agli alleati-nemici del M5S che da giorni lo attaccano quotidianamente con virulenza crescente.
«Chi parla sempre del passato non ha un’idea del futuro»
“Noi amiamo la Madonnina – dice sempre il vicepremer- che ci guarda dall’alto. Qui non ci sono estremisti, razzisti, fascisti. La differenza è tra chi guarda avanti, tra chi parla di futuro e di lavoro e chi fa i processi al passato: hanno paura del passato perché non hanno un’idea di futuro. Noi stiamo costruendo il futuro”. “Se serve per voi, per l’Italia, per i miei figli, io do la vita. Non mi fermo davanti a niente e nessuno: è un impegno d’onore. Qualcuno mi dice: rallenta, stai attento, non combattere la mafia, la camorra, i poteri forti, spacciatori e razzisti. Più mi dicono rallenta, più vado avanti per il mio Paese col sorriso e la convinzione di essere nel giusto” precisa Salvini. “E’ un momento storico talmente importante per liberare il continente dall’occupazione abusiva organizzata a Bruxelles da molti anni. ‘Chi ha tradito l’Europa, il sogno dei padri fondatori, di De Gaulle e De Gasperi? I Merkel, i Macron, i Soros, gli Juncker hanno costruito l’Europa della finanza e dell’immigrazione incontrollata” ha scandito il leader Caroccio.
Risposta al Papa: «Stiamo azzerando i morti nel Mediterraneo»
Salvini affonta anche il tema dei migranti, ribadendo che “quella nave (la Sea Watch n.d.r.) finchè sono ministro dell’Interno in un porto italiano non entra” e rispondendo indirettamente al Papa: “il governo sta azzerando i morti nel Mediterraneo, con orgoglio e spirito cristiano”.
«Non mollerò finché ciascuno non paghera il 15% di tasse»
Infine la promessa: “Al referendum del 26 maggio non prendo venti impegni, ne prendo uno: cambiare l’Europa da cima a fondo ma se date alla Lega il primo posto in Italia e in Europa non mollerò finché ciascuno in Italia non pagherà il 15% di tasse. Non una lira di più. Non solo non una tassa di più ma dateci forza e il coraggio per abbassarle. Perché volere è potere”. “Questo governo ha fatto cose buone e farà altre cose buone perché la Lega è garanzia di stabilità e di futuro”.