Roma, lei muore di cancro e il compagno si suicida gettandosi dalle scale del Gemelli

25 Mag 2019 14:59 - di Redazione

«Valentina ti amo, ti sto per raggiungere», ha detto a voce alta pooco prima di lanciarsi nel vuoto da un’altezzadi 15 metri. Suicida per amore. L’uomo, 32 anni, ha scelto lo stesso luogo in cui era ricoverata la fidanzata malata, il policlinico Agostino Gemelli di Roma. Ha spettato lo stesso giorno, un mese esatto dopo la morte della ragazza malata di cancro, per il folle gesto. Ed è morto così, giovedì pomeriggio. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo. Per quasi un’ora i medici dell’ospedale hanno provato le manovre di soccorso ma tutto è stato inutile. Quando sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato Monte Mario è stato constatato il decesso. Sulla vicenda si sono aperti gli accertamenti di rito: l’autopsia, gli esami clinici, i certificati e infine la restituzione della salma. Ed un fascicolo è stato aperto in Procura. Delle indagini è incaricato il sostituto procuratore Roberto Felici, il magistrato che era di turno il giorno del suicidio.

Si suicida all’ospedale Gemelli “per amore”

Da quando la compagna, anche lei sua coetanea, lo aveva lasciato al termine di un calvario durato tre mesi, aveva deciso di farla finita. E in una sorta di rituale aveva aspettato proprio il giorno in cui aveva dovuto darle l’ultimo saluto. E proprio sul suo profilo social, da lunedì, aveva iniziato a scrivere una sorta di conto alla rovescia al giorno dell’anniversario della morte di Valentina: “Quattro giorni a giovedì”, “tre giorni a giovedì”, “due giorni a giovedì”. Fino a giovedì qaundo è andato all’interno di uno dei padiglioni amministrativi del policlinico Gemelli e si è buttato giù dalle scale. I due si erano conosciuti quando erano adolescenti. Venti anni insieme, una vita, che solo il tumore è riuscito a scalfire. Lui faceva il barista in un locale a Centocelle. Lei, originaria della Romania e residente ad Albano, lavorava in una cooperativa. Convivevano insieme da tempo. A testimoniare il loro legame le centinaia di foto su Facebook che li ritraggono abbracciati.

«Nonostante le cure dei medici – racconta il Tempo –  la ragazza non è riuscita a sconfiggere quel male che la perseguitava da tempo. E l’uomo, che pensava di non poter vivere senza la donna che amava, ha gettato la spugna lasciandosi andare a quella forma depressiva che lo stava distruggendo, pensando erroneamente di non avere altra alternativa che quella di gettarsi dalle scale dell’ospedale».

 

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