Napoli, crisi e rinascita. Al Maschio Angioino una mostra dell’artista Marco Campanella
La forza della scultura per raccontare l’epoca di decadenza in cui viviamo e il rinascimento interiore in corso che guarda l’Essere Umano e la Madre Terra con maggior rispetto. Questo il punto di partenza dell’artista Marco Campanella, che esporrà al Maschio Angioino di Napoli dal 4 maggio al 2 giugno nella personale “Crisi e rinascita”. Nato da una famiglia napoletana “importante”, dagli avi Tommaso Campanella, filosofo e visionario del ‘600, Emanuele Caggiano scultore della scuola ottocentesca napoletana e maestro di Vincenzo Gemito, fino a Michele Campanella pianista di fama internazionale. La sua arte parte dal disegno, Marco ha in Topo Tip, dieci milioni di copie vendute in tutto il mondo e tradotto in 35 lingue, il suo personaggio più noto. Un personaggio diventato anche cartone animato in onda in Italia sui canali Rai e in altri 60 paesi.
Nello stesso periodo in cui crea Topo Tip, Marco Campanella si dedica con la stessa intensità alla scultura. Ed è sua l’opera di Madre Teresa di Calcutta nella piazza a lei intitolata a Napoli. Con il progetto che presenta al Maschio Angioino (nella città nella quale si parla da sempre molto di crisi o da qualche anno di rinascita), vuole promuovere la presa di coscienza di quanto sia urgente un cambio di rotta dell’intera umanità, un “Risveglio” collettivo. Ci troviamo di fronte a sfide mai viste prima nell’intera storia dell’uomo. Il nostro impatto sull’ecosistema ha portato la terra a un punto di non ritorno che, se non cambieremo subito rotta potrebbe rendere entro pochi anni la vita impossibile per i mammiferi e per la maggior parte di forme di vita vegetale. In pochi decenni, a causa dell’uomo, la fauna selvatica si è ridotta del 60%. La povertà crescente e le condizioni ambientali stanno provocando fenomeni migratori drammatici.
Oltre alle sculture Marco Campanella per questa mostra ha realizzato anche un’opera collettiva sul tema della Rinascita. Uomini e donne che hanno scelto di essere testimoni dell’urgenza di invertire la rotta e piantare i semi di un Nuovo Rinascimento. L’opera collettiva è composta da tanti scatti fotografici arrivati da molti paesi del mondo, con volti di tante persone con in mano un cartello con su scritto RISVEGLIO.