Molesta la figlia di un uomo vicino al clan Spada: egiziano ucciso a Ostia

29 Mag 2019 18:51 - di Redazione

È morto il 19enne egiziano coinvolto un una rissa ieri a Ostia. Il ragazzo era stato colpito da una coltellata dal padre di una 15enne italiana, alla quale un gruppo di alcuni giovani aveva rivolto apprezzamenti.

Erano da poco passate le 17.30 di ieri quando è scattato l’allarme alla centrale operativa dei carabinieri per una violenta rissa, segnalata nel piazzale antistante la stazione ferroviaria Lido Centro. La vicenda sarebbe esplosa dopo le frasi rivolte dai cittadini egiziani nei confronti della figlia minorenne di uno degli italiani.

Il presunto assassino, un 39enne residente a Nuova Ostia e già gravato da numerosi pregiudizi di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e per spaccio di sostanze stupefacenti, ha pensato bene di farsi giustizia da solo.

L’uomo, conosciuto alla giustizia e vicino a esponenti importanti della criminalità locale, avrebbe agito per vendicare la figlia 15enne oggetto di presunte molestie subite proprio alla fermata dell’autobus da un gruppo di egiziani. Insieme a un amico e al fidanzato ecuadoriano della ragazzina, si sarebbe precipitato al volante della sua macchina (poi rintracciata in piazza Gasparri, nella zona ponente feudo del clan Spada) nel piazzale dando vita a una rissa con quattro nordafricani.

Lanci di sampietrini, bottigliate e aggressioni a colpi di coltello e cacciavite sono andati avanti all’oscuro delle telecamere di sorveglianza, da tempo fuori servizio, fino a quando due degli egiziani sono rimasti a terra, feriti in modo più grave. Uno di questi, Mohamed Gabr Mostafa Salem, 19 anni compiuti il primo marzo scorso, è morto poco prima delle 16 di oggi durante un nuovo intervento chirurgico all’ospedale San Camillo dove era stato trasferito dal Grassi di Ostia. Ferito anche il 39enne, ferito da parte a parte a un bicipite con un cacciavite e da uno dei sampietrini lanciati durante la fuga in auto. Per tutti e sette i partecipanti alla violenta lite resta l’accusa di rissa aggravata.

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