Meloni e Salvini tra la gente nelle grandi piazze. E gli altri si rifugiano nei recinti

18 Mag 2019 6:00 - di Francesco Storace

Chiusi a palazzo, nei teatri e nei cinema di paese o in piccoli centri. E chi invece, come i sovranisti con Meloni o con Salvini, che sfilano in corteo o parlano nelle grandi piazze d’Italia. Questo fine settimana offre uno spaccato dell’offerta politica piuttosto rappresentativo degli entusiasmi in campo, che poi sono il fattore che scatena il consenso.
I depressi si rifugiano nei recinti in mezzo ai loro cortigiani. Di Maio se ne va a Reggio Emilia stasera per il suo candidato sindaco. Iniziative di carattere locale anche dei big di Forza Italia, fatta salva una comparsata di Berlusconi al cantiere della Tav. Lo stesso Zingaretti è costretto domenica a leccare le ferite al Pd umbro devastato dallo scandalo alla regione con comizietti territoriali.

La Lega oggi a Milano

Tutt’altra musica si suona dal fronte sovranista. Comincia oggi Matteo Salvini con lo strombazzato comizio di Milano. A piazza Duomo si raduneranno con il leader leghista undici ospiti stranieri, a partire da Marine Le Pen. La grancassa coreografica preannuncia il giochino “Lui/lei non ci sarà” con le immagini di Emma Bonino, Nicola Zingaretti, Roberto Saviano, Emmanuel Macron, Matteo Renzi. Ovviamente, non mancherà la contromanifestazione della sinistra, che ormai non fa più notizia se non per eccitare gli animi dei disperati che non raccolgono più consensi.
Ma la più coraggiosa di tutti resta Giorgia Meloni, che porterà Fratelli d’Italia a sfilare domani in corteo a Napoli, per poi concludere con il suo comizio. L’evento si terrà domenica mattina: il corteo partirà alle 10,30 da piazza Dante e si concluderà in piazza Matteotti con le parole della presidente del partito.
C’è una strategia precisa dietro la scelta della destra sovranista e conservatrice. Così come è stata aperta a Torino la campagna elettorale per parlare ai mondi produttivi, all’impresa e a chi crea sviluppo, domenica sarà chiusa a Napoli perché l’altra grande metà dell’Italia che ha bisogno di sviluppo è il Sud. Ha detto Giorgia Meloni nei giorni scorsi: “O l’Italia cammina, cresce e vince insieme o è spacciata”.

E la Meloni domani in corteo a Napoli

A giudicare dalla grande mobilitazione che vede impegnata in tutto il Paese la struttura di Fratelli d’Italia si tratterà sicuramente di una manifestazione dai numeri imponenti. E che darà il senso dell’obiettivo che la Meloni si prefigge: rappresentare la seconda gamba del centrodestra sovranista. In un’autonomia e lealtà con la Lega, che sarà chiamata alla responsabilità di liberarsi dall’abbraccio mortale con i Cinque stelle.
Si avvicinano velocemente le urne, ormai mancano pochissimi giorni alle elezioni del 26 maggio e sembra confermarsi anche dagli appuntamenti popolari la tendenza emersa dagli ultimi sondaggi. Crescono solo in due, Lega e Fratelli d’Italia, arrancano tutti gli altri. Chi dovrà fare più attenzione, nei prossimi otto-nove giorni, sarà indubbiamente Matteo Salvini. Che rischia di essere logorato dai continui attacchi di Di Maio, che lo tratta come se fossero avversari e non alleati di governo. Chi invece pare avere dalla sua il vento in poppa, è proprio Giorgia Meloni. Anche lei riempie le piazze, ma con minor nervosismo del leader della Lega. E pensare che fino a qualche settimana fa i sondaggisti giocavano sul quorum…

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