La linea dura di Donald Trump sui dazi alla Cina fa tremare l’Unione europea
“Per anni gli Stati Uniti hanno perso tra 600 e 800 miliardi all’anno nel commercio. Con la Cina, perdiamo 500 miliardi di dollari. Ci spiace, non faremo più tutto questo”. È il tweet con cui Donald Trump ribadisce la linea dura nei rapporti commerciali con la Cina. Ieri il presidente degli Stati Uniti ha prospettato nuove tariffe per i prodotti cinesi: da venerdì prossimo, a merce per un valore di 200 miliardi di dollari verranno imposte tariffe del 25% e non del 10%, come accade attualmente. La delegazione di negoziatori cinesi si sta ancora preparando per andare a Washington per il nuovo round di colloqui per l’accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti che dovrebbe iniziare mercoledì. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Geng Shuang, dopo che fonti hanno affermato al Wall Street Journal che Pechino, colta di sorpresa dal tweet con cui Donald Trump annuncia nuovi dazi a partire da venerdì sui prodotti cinesi, stava valutando di cancellare la missione della delegazione guidata dal vice premier Liu He. La Cina “ancora spera” di poter lavorare con gli Stati Uniti per ottenere “un accordo che sia una vittoria per tutti”, ha detto il portavoce durante il briefing quotidiano con la stampa. “Riguardo al prossimo round di colloqui economici e commerciali – ha aggiunto – stiamo ancora raccogliendo informazioni sulla situazione”. “Posso dirvi – ha poi concluso – che il team cinese si sta preparando ad andare negli Usa per i negoziati”. Le dichiarazioni del portavoce arrivano dopo che, a seguito del tweet sui dazi di Trump ed i timori di un possibile annullamento del round negoziale, sono crollate le borse cinesi, con l’indice Shanghai Composite che ha perso il 5,58%.
Dazi, Coldiretti lancia l’allarme
L’accelerazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi alla Cina “fa tremare anche l’Unione europea dopo l’avvio ufficiale della procedura per mettere i dazi anche sui prodotti europei per un importo complessivo di 11 miliardi di dollari”. È quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che alle nuove minacce Usa a Pechino si aggiunge l’inizio dal 6 maggio dell’indagine da parte del Dipartimento del Commercio Usa sulla proposta di imporre dazi pure sulle importazioni per una lunga lista di prodotti provenienti da Paesi comunitari. La procedura – spiega Coldiretti – si concluderà il 28 maggio e prevede l’audizione pubblica delle parti interessate e il successivo invio di considerazioni scritte sulle misure proposte dall’Amministrazione in risposta agli aiuti europei all’Airbus che danneggiano la Boeing. “La black list dei prodotti europei da colpire con dazi – continua Coldiretti – comprende anche importanti prodotti agricoli e alimentari di interesse nazionale come i vini tra i quali il Prosecco ed il Marsala, formaggi, ma anche l’olio di oliva, gli agrumi, l’uva, le marmellate, i succhi di frutta, l’acqua e i superalcolici tra gli alimentari e le bevande colpite”. Una scure che, secondo l’analisi di Coldiretti, si abbatte sul principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari Made in Italy fuori dai confini comunitari dove nel 2018 si è registrato il record per un valore di 4,2 miliardi (+2%).