La cistite colpisce 1 donna su 2, eppure pochi sanno che si può prevenire: ecco come
La cistite è un disturbo intimo molto diffuso ma ancora poco noto alle donne del nostro Paese. La metà delle italiane ammette di aver sofferto, almeno una volta nella vita, della patologia. Tuttavia il 31% ignora che si possa prevenirla mentre solo il 61% è consapevole che vi siano cure efficaci in grado di contrastarla. Appena una su tre indica i rapporti sessuali non protetti e l’igiene intima non corretta come cause principali che ne determinano l’insorgenza. E ben il 72% vorrebbe ricevere maggiori informazioni.
Cistite, un disturbo ancora troppo sottovalutato: al via una campagna d’informazione social della Aiug
È quanto emerge da un sondaggio, realizzato online su oltre 2.000 donne nei giorni scorsi, promosso dall’Associazione italiana di urologia ginecologica e del pavimento pelvico (Aiug), i cui risultati sono stati presentati al XXVIII congresso nazionale della società Scientifica, in corso a Lecce alla presenza di oltre 500 specialisti da tutta Italia. Per aumentare il livello di consapevolezza su un disturbo ampliamente sottovalutato, l’Aiug avvierà nelle prossime settimane una campagna d’informazione sui social media. Gli uro-ginecologi – riferisce una nota – insegneranno alle donne, d’ogni fascia d’età, quali precauzioni prendere per prevenire il disturbo e i rimedi da adottare per evitare complicanze. «La patologia risulta in crescita e presenta numeri importanti», afferma Gian Luca Bracco, Presidente dell’Aiug. «Il 30% delle italiane è stata colpita almeno una volta negli ultimi 12 mesi e in un caso su quattro la malattia si è ripresentata più volte nel corso di un anno. Si tratta di un’infezione della vescica di origine batterica che si manifesta attraverso bruciore vescicale, forte dolore e presenza di sangue nelle urine». Le istruzioni che gli uro-ginecologi forniranno via web prevedono anche informazioni e consigli sulle principali cure. «Oggi abbiamo a disposizione diverse opzioni di trattamento», aggiunge Mauro Cervigni, segretario scientifico dell’Aiug.
Terapia antibiotica e effetti collaterali, eppure anche una dieta sana può contrastare le infezioni
E ancora: «La terapia antibiotica – riferisce Cervigni – risulta essere quella più prescritta dal personale medico soprattutto per la fase acuta della patologia, non priva però di effetti collaterali. Tra questi va segnalato l’antibiotico-resistenza che sta diventando una vera e propria emergenza sanitaria a livello mondiale. In forte ascesa risultano gli integratori alimentari contenenti il mannosio. Queste sostanze naturali hanno dimostrato di poter svolgere una forte attività anti-infettiva e inibire i batteri che sono alla base dell’insorgenza della patologia». Ma non è tutto: sempre dal sondaggio nazionale dell’Aiug – informa ancora la nota – emerge anche una chiara difficoltà, da parte delle donne, ad affrontare alcuni temi delicati riguardanti la salute. Il 28% delle intervistate ammette di non parlare con nessuno dei propri disturbi intimi e il 13% chiede invece aiuto o consiglio al partner. Appena il 43% si rivolge invece al proprio medico di famiglia o ad un ginecologo. E spesso quindi si adottano rimedi e cure “fai-da-te” senza ricorrere al parere di un esperto. «Imbarazzo e pudori devono essere superati – sottolinea Cervigni –. La cistite, infatti, mina seriamente la qualità della vita e se non viene affrontata tempestivamente e nel modo corretto può generare problemi di salute che si protraggono per diversi anni. L’estate è il periodo più difficile da affrontare per una paziente, nonché il momento in cui registriamo un incremento dell’incidenza della malattia». E del resto, «solo il 13% delle italiane – conclude il segretario scientifico dell’Aiug – è però consapevole che una dieta sana ed equilibrata, e ricca di frutta e verdura, può contrastare le infezioni. Daremo quindi consigli anche su cosa e quanto mangiare e bere quando ci troviamo in spiaggia o in piscina».