Impazza sul web il libro “censurato” di Salvini: ironie sull’aneddoto del pupazzetto di Zorro rubato…
15 Mag 2019 12:25 - di Redazione
“E’ l’uomo più desiderato dalle donne dello Stivale, anche, di nascosto, da quelle di sinistra, malgrado non abbia propriamente la faccia del latin lover”. Ma soprattutto “d’ingiustizie nella vita ne ha subite anche lui, sin da piccolo, quando racconta ironicamente che all’asilo gli rubarono il pupazzetto di Zorro“. Così viene descritto il leader della Lega Matteo Salvini in una delle pagine iniziali del libro “Io sono Matteo Salvini”, il volume di Chiara Giannini pubblicato per i tipi di Altaforte, la casa editrice esclusa dal Salone del Libro di Torino e finita ne mirino dei veleni e della censura della sinistra anti-fascista.
E sui social scatta subito l’ironia. La paginetta estratta dal libro è diventata virale su Twitter dove l’hashtag #Zorro è subito schizzato in cima ai trending topic. A tenere banco, tra gli utenti, è soprattutto il passaggio nel quale la giornalista racconta dell’episodio del “pupazzetto di zorro”, che, neanche a dirlo, ha scatenato ogni sorta di commento. “Bastardi. Il pupazzetto di Zorro no“, commenta Sandro Veronesi. “Dal pupazzetto di #Zorro ai #49milioni è ‘n attimo” scrive ironico qualcuno, mentre c’è chi si chiede se “i 49 milioni sono serviti per riavere il pupazzetto”.
“A qualcuno un compagno d’asilo porta via il pupazzetto di #zorro, a qualcun altro il mare porta via un fratellino. Effettivamente sono ingiustizie” fa notare qualcun altro. E ancora: “46enne trovato in possesso di pupazzetto di Zorro: indaga la Digos” ironizza un utente, mentre in molti hanno già ribattezzato Salvini ‘Don Diego de la Lega‘. Cinguetta ironica anche Anna Ascani del Pd: “A saperlo prima che tutto dipendeva dal pupazzetto di #Zorro uno si organizzava – scrive -. Capitan codardo facciamo così: tu ci rendi i 49 milioni e noi ti si dà indietro il pupazzo. Così saniamo le “ingiustizie””.