Meloni a L’aria che tira: “Vedo entusiasmo attorno a FdI, sarà premiata la nostra coerenza”
«No, non sono andata a documentare il degrado di Roma, perché voglio candidarmi a sindaco. È una delle tante iniziative che come Fratelli d’Italia abbiamo condotto in diverse città». Lo ha detto Giorgia Meloni, rispondendo a Myrta Merlino su La 7, nel corso della trasmissione L’aria che tira. «Siamo andati sulle sponde del Tevere e abbiamo trovato una baraccopoli. Vogliamo portare il tema dell’ambiente in Europa, ma in maniera diversa da chi fa iniziative contro l’uso della plastica ma non tiene conto del fatto che importiamo merci da nazioni che non rispettano nessuna norma per l’ambiente».
Meloni: «Sarà premiata la nostra coerenza»
«Vedo un entusiasmo attorno al progetto di FdI che mi fa molto ben sperare. Penso che la nostra coerenza, il fatto di non avere fatto facili promesse alla lunga paghi. All’inizio abbiamo pagato lo scotto». «Fratelli d’Italia è l’unico partito che in questi anni è sempre rimasto saldamente nel centrodestra: noi patti con Renzi, con Letta e con Di Maio non ne abbiamo fatti – ha spiegato Meloni – chi vuole votare centrodestra e avere la garanzia che il suo voto non finirà in un accordo con la sinistra può scegliere Fratelli d’Italia. Il futuro del centrodestra? Lo vedremo anche sulla base del risultato di queste elezioni europee. Perché votare FdI e non Lega? Perché noi siamo stati coerenti, perché noi siamo rimasti sempre nella stessa metà campo, perché noi non abbiamo votato cose di sinistra che proponeva il Movimento Cinque Stelle».
«Sogno un’Europa confederale»
Interpellata dalla Merlino sulla Brexit e sulle dimissioni della May, la Meloni ribadisce che non vuole un’Italiaexit, ma un’Europa diversa: «Sogno la stessa Europa che sognava De Gaulle. Un’Europa confederale, un’Europa che faccia il gigante politico anziché perdersi nelle minuzie burocratiche»
Liberati, ho seguito la trasmissione e mi ha dimostrato ancora una volta la maturità e l’essere pienamente conscia dei pro propri mezzi intellettuali e culturali raggiunti dalla Signora Meloni. Requisiti che a mio parere hanno ulteriori margini ben superiori agli attuali già nettamente migliori rispetto ai competitors degli altri partiti. Ciò doverosamente premesso, mi preme sottolineare la parte finale facendo una comparazione tra il concetto espresso dalla Signora Meloni con l’espressione inviperita della intervistatrice per aver subito giustamente una punizione dialettica davanti ai propri telespettatori per aver cercato di sminuire la figura della Presidente di FdI. Mi creda, ho goduto.