Fiumicino, i versi dei poeti per coprire i simboli neri. Ma l’Anpi lo sa che Ungaretti fu fascista?

28 Mag 2019 13:52 - di Adele Sirocchi

L’idea non è male: volantini con i versi dei poeti più illustri e amati per coprire le scritte che imbrattano i muri. Già, ma l’idea nasce già politicamente mirata, in quel di Fiumicino, per coprire le scritte fasciste di Forza Nuova e altri simboli neri come la svastica e la croce celtica.

L’Anpi esulta per l’iniziativa di Fiumicino

Cavalcanti, Ungaretti, Shakespeare, Leopardi e Sandro Penna. Le loro rime sono comparse su alberi e muri stamani a Fiumicino. Tutti nomi illustri arruolati dal neo-antifascismo. Esulta l’Anpi:  “È una bellissima iniziativa e una piacevole sorpresa – spiega l’Anpi di Roma – non sappiamo chi è stato ma ci piacerebbe saperlo per ringrazialo e per la bella idea”.

Idea davvero bella, se fosse estesa però a tutte le scritte dei writer e non solo ad alcuni simboli politici. Inoltre, prima di arruolare Giuseppe Ungaretti in questa nuova forma di crociata antifascista bisognerebbe almeno tenere conto di un particolare non irrilevante: Ungaretti, che frequentò in gioventù ambienti anarchici ad Alessandria d’Egitto, fu volontario nella Grande Guerra,  aderì al fascismo e firmò nel 1925 il Manifesto degli intellettuali fascisti. Fu inoltre Mussolini in persona, nel 1923, a firmare la prefazione alla sua raccolta di poesie Il porto sepolto, prefazione che il poeta mai volle rinnegare. Il fascismo inoltre lo volle docente di Letteratura italiana all’Università di Roma. Così, tanto per fare chiarezza sui poeti arruolati dall’antifascismo murale con benedizione dell’Anpi.

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