Ciao Darwin, Bonolis: «Dispiaciuti per il concorrente infortunato». Ma poi gela il pubblico…

4 Mag 2019 16:04 - di Mia Fenice

Ciao Darwin torna in onda dopo la vicenda del concorrente gravemente infortunato e la puntata si apre con un comunicato di Paolo Bonolis. «Ovviamente – ha letto Bonolis – siamo umanamente molto dispiaciuti siamo vicini a lui e alla famiglia, lo siamo stati dal primo istante. Abbiamo costantemente monitorato lo sviluppo della vicenda. Vi invitiamo a seguire solo notizie ufficiali, per rispetto suo, della famiglia, ma soprattutto per rispetto della verità». Lo show prosegue e Bonolis scendendo le scale fa una battuta che gela il pubblico: «Scendo, faccio attenzione, perché questo studio è pieno di trabocchetti», poi la puntata va avanti come di consueto. All’interno del Genodrome, primo gioco della puntata, il gioco dei rulli è presente, ma è da capire se questo sia stato modificato o meno per garantire la sicurezza dei concorrenti.

A “Giochi senza frontiere” successe lo stesso

L’infortunio del concorrente di Ciao Darwin, Gabriele Marchetti, che rischia di rimanere paralizzato dal collo in giù, ha riportato in galla un fatto analogo avvenuto tanti anni fa. A Sebastiano Marchesan nel 1980 durante il programma Giochi senza Frontiere accadde la stessa cosa. Intervistato da Il fatto quotidiano Marchesan ha parlato della sua triste esperienza ammonendo Ciao Darwin e dichiarando che «non è più accettabile che accadano ancora episodi del genere, un conto è quarant’anni fa, ma con la cultura della prevenzione che abbiamo oggi è assurdo che succeda ancora. È vergognoso. I giochi vanno fatti in estrema sicurezza, non si può rischiare di mettere in pericolo la vita delle persone. Tutta la mia solidarietà al signore». Il racconto.  «Sono rimasto quattordici mesi in ospedale, rischiando di morire: quarant’anni fa la medicina non era così avanti come lo è oggi, in quelle condizioni si moriva con facilità a causa del blocco renale. Ho passato le pene dell’inferno ma ce l’ho fatta. Ho reagito e ho cercato di riappropriarmi della mia vita. Prima ero alto un metro e 80, mi sono ritrovato ad essere un metro e 30 con la carozzina». In seguito a quell’episodio, Marchesan ha intentato una «causa legale contro la regione, che era l’organizzatrice dei giochi», «ma non contro la Rai che era estranea all’organizzazione occupandosi soltanto della trasmissione in televisione». Il processo è durato otto anni e si è concluso nel 1988: «Ho vinto la causa e mi è stato dato un rimborso molto basso, 285 milioni di vecchie lire. Cosa penso della mia vita che è cambiata irreversibilmente a causa di un gioco televisivo? Che va bene così, ma è ora che anche il concorrente di Ciao Darwin faccia una causa».

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