Cannabis, Conte stoppa Salvini: «Non è un tema all’ordine del giorno»

9 Mag 2019 18:36 - di Mariano Folgori

Tanto tuonò che piovve. Si è detto in questi giorni che, quello  della cannabis light, sarebbe divenato un altro fronte di scontro tra Lega e M5S e  ciò è puntualmente avvenuto oggi, con una dichiarazione del premier Giuseppe Conte che suona come una vera e propria sfida nei confronti di Matteo Salvini: «Io ho un’agenda molto fitta. Non mi stravolgete l’agenda: questo rema della cannabis non è all’ordine del giorno».

Ma la Lega insiste: «Chiuderemo i cannabis shop»

«Chiuderemo tutti i negozi do cannabis», aveva annunciato ieri il vicepremier leghista. E l’operazione chiusura era partita già oggi nelle Marche, con due negozi chiusi a Civitanova e Macerata. Ora lo stop di Cinte rimette tutto in discussione.  Ma il Carroccio  insiste egualmente. «La Lega – dichiara Stefano Locatelli, responsabile nazionale enti locali- non appoggerà mai la liberalizzazione delle droghe, leggere o meno, ed è per questo che, a differenza del Pd e del M5S, ci batteremo per chiudere uno ad uno i negozi in Italia che le vendono. Quella del ministro Salvini è l’unica scelta sensata per la tutela e la salute dei nostri ragazzi. Il consumo delle sostanze stupefacenti va bloccato ed inizieremo a farlo proprio abbassando le saracinesche di questi ‘cannabis shop».

Commenti

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  • evelina iacattuni 10 Maggio 2019

    Un pensiero giusto questo di chiudere uno ad uno ogni negozio che la vendano..Si sa che l’uso della cannabis sarebbe l’inizio a drogue píu forti….Per i nostri ragazzi, per la loro tutela, per la loro salute, per la loro vita..non permettere l’uso, bloccando inmediatamente la vendita…!!!!

  • 10 Maggio 2019

    Sempre di più,giorno dopo giorno,il professorino prestato alla politica si crede di essere onnisciente e svela le sue reali intenzioni remando solo verso una direzione.
    Meno male che il 26 maggio è vicino,sperando che Salvini voglia veramente e con indissolubilità dare un ultimatum a questo governo fasullo e iniquo.