Campagna Ue per invitare gli italiani a votare. Ma il gadget è “Made in Cina”

11 Mag 2019 17:08 - di Valter Delle Donne

Adesso la Ue punta sull’operazione simpatia per recuperare consensi. Dimenticate i diktat della Merkel, l’andatura ciondolante di Juncker, i capricci di Macron e le piroette della Mogherini. L’Unione europea ricorre alle hostess, agli stand pubblicitari, come se fosse diventata il Wwf, la Coca Cola o un marchio di un nuovo detersivo. Lo fa mettendo degli stand in alcune piazze d’Italia, con tanto di gadget. Oggetti di cartoleria spicciola: penne, post it, taccuini, adesivi. E un drappo azzurro della Ue, che viene consegnato, come fosse la sacra sindone, ai passanti.

La campagna Stavolta Voto Ue

Una delle location scelte per la promozione del “prodotto Ue” è piazza del Popolo. Sabato mattina, tra la folla di turisti e di passanti, le signorine allo stand fanno di tutto per invogliare a firmare un modulo nel quale si concede l’autorizzazione a entrare in una mailing list. Proprio come accade nei supermercati quando si chiede la tessera sconto. Il premio? Ovviamente una serie di gadget in azzurro e bianco, che richiamano i colori Ue. Lo slogan? “StavoltavotoUe”. A fare la fila non propriamente una folla oceanica. Le gentili hostess spiegano che non si fa pubblicità ad alcun partito politico. L’invito ai cittadini è chiaro: il 26 maggio andate a votare. Nel nome della Ue, quindi dell’Europa. Consegnano anche un foglio A4 stampato a colori: «Stavolta non basta sperare in un futuro migliore – si legge nel volantino – dobbiamo assumerci la responsabilità delle nostre scelte. Per questo stavolta non ti chiediamo solo di votare, ma di convincere le persone intorno a te ad andare a votare».

Alcuni dei gadget della campagna StavoltavotoUe

A chi firma il modulo Ue, uno “strofinaccio” Made in Cina

Operazione meritoria, indubbiamente. Alla consegna del modulo compilato, l’hostess dietro il bancone consegna con una certa enfasi un drappo azzurro. Dovrebbe essere il pezzo forte dell’operazione simpatia. L’uso che se ne dovrebbe fare è misterioso. Non è una coperta, non è un asciugamano. “Sarà uno strofinaccio”, dice una signora davanti a me, srotolandolo davanti a un’amica. Sullo “strofinaccio” campeggia la scritta bianca #Eu and Me. Gioco di parole che richiama l’espressione inglese “You and Me”.  C’è pure stampata la bandiera con le dodici stelle e, ovviamente, la scritta “Unione europea”. La signora, da buona massaia, ha immediatamente girato lo strofinaccio dalla parte dell’etichetta. Appena letto, si è mesa a ridere. «100% Poliestere. Made in Cina». Se la Ue ha bisogno dei cinesi anche per promuovere l’Europa stiamo messi maluccio. Il 26 maggio teniamo presente anche questo.

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