Avviso ai superstiti comunisti: togliete l’antifascismo dalle mani della Gruber

11 Mag 2019 14:09 - di Lando Chiarini

Avviso ai comunisti superstiti: togliete, per piacere, l’antifascismo da mani impacciate e inesperte e rimettetelo in quelle di  qualcuno cresciuto alla scuola di Togliatti o che abbia almeno trascorso qualche giorno alle Frattocchie. Il fascismo è questione troppo seria («grande e terribile», sosteneva Pannella) per ridurlo a baraccone da talk-show e bersagliarlo sia che si parli di razzismo, terrorismo, stupri, femminicidi, corruzione e persino mafia. Col pretesto di fare le scarpe a Salvini, stiamo passando dalla criminalizzazione del fascismo come esperienza storica, molto in voga negli anni ’70, al fascismo come questione criminale tout-court. È di ieri la notizia di alcuni parlamentari del M5S allontanati dal corteo in ricordo di Peppino Impastato, il militante comunista ucciso dalla mafia in Sicilia nel 1978, in quanto – testuale – «esponenti di un movimento che governa con i fascisti». Ci sarebbe da ridere, a pensare che nessuno più di Mussolini ha fatto contro la mafia. E ci sarebbe da suggerire agli immemori di non mancare di invitare alle celebrazioni del prossimo 25 Aprile anche esponenti di Cosa nostra in ricordo del prezioso apporto fornito dai mammasantissima allo sbarco anglo-americano. Ma il rischio vero è che consegnando questa parodia dell’antifascismo a vestali del politically correct come Lilly Gruber o ad altri intransigenti propagandisti di stessi, si fa torto all’impegno di studiosi come Renzo De Felice o di giornalisti del calibro di Gianpaolo Pansa o a politici del peso Luciano Violante. E, per venire a tempi più recenti, al lavoro di un professionista come Antonio Padellaro, tra i pochi ad aver avuto il fegato di spezzare il coro dei parodianti opponendo all’antipolitica di oggi il coraggioso “gesto di Almirante e Berlinguer“. Al confronto, la brodaglia antifascista propinata dai talk-show è un misto di codice penale inzuppato nel moralismo. Ciò nonostante, sta prendendo piede. A conferma che a dire che «la storia si ripete solo in grottesco» il vecchio Marx, almeno in questo, aveva visto giusto.

 

 

 

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