A Faenza la festa di fine Ramadan si festeggia in pieno centro: FI protesta. Ecco perché

24 Mag 2019 13:30 - di Redazione

Dopo Marzabotto, in provincia di Bologna, dove l’associazione culturale musulmana e la comunità araba, hanno invitato l’intera cittadinanza all’iftar del Ramadan nella piazza di fronte alla chiesa (all’insaputa del sindaco che sostiene di non essere stato avvertito di nulla) a Faenza il mondo islamico si è dato appuntamento – con tanto di autorizzazione richiesta e rilasciata – per festeggiare la fine del Ramadan in pieno centro città, in Piazza del Popolo.

A Faenza la festa di fine Ramadan si festeggia in pieno centro città…

Dunque, ancora una volta, potrebbe accadere di vedere il cuore di Faenza occupato in una popolosa celebrazione di piazza della fine del mese sacro con l’Iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno quotidiano, che si passerà a consumare dopo la recita della salat al-Maghrib, la preghiera del tramonto. Gli abitanti di Faenza, sostiene il sito de Il Giornale che all’evento, e alle polemiche che ne sono conseguite, dedica ampio spazio, «sono ormai abituati, soprattutto dal 2010, quando fu eletto sindaco Giovanni Malpezzi del Partito Democratico». Eppure, specifica sempre il quotidiano milanese diretto da Sallusti, è pur vero che «tra i 60mila abitanti, però, c’è anche un po’ di malumore e non in pochi si interrogano sull’opportunità della scelta di destinare proprio la piazza principale della città (chiudendola) per la preghiera di fine Ramadan». Dunque, più che sull’opportunità di celebrare una festa musulmana nel centro storico cittadino faentino, si discute sull’opportunità della scelta della location. A riguardo, però, registra Il Giornale, «l’autorizzazione non è ancora stata accordata, perché la richiesta deve ancora passare in giunta – come fa sapere la segreteria del sindaco Malpezzi – ma il “film” dovrebbe essere lo stesso, come sempre».

Esponenti di FI contestano l’assegnazione della piazza: ecco perché

Ma Forza Italia non ci sta: e come riferito sempre da Il Giornale, nel discutere polemicamente sul caso il Vice commissario regionale di Forza Italia) Alberto Ancarani e il Commissario provinciale di FI, Bruno Fantinelli, in una nota convengono sul fatto che, se «non vi è dubbio che debba essere garantito il diritto di culto a qualunque religione nel nostro paese ai sensi della Carta costituzionale, comunque «dal punto di vista simbolico e concettuale, concedere la principale piazza del secondo comune più grande della provincia a un centro di cultura islamica per la fine del Ramadan, significa consegnare ad una religione non sempre scevra da responsabilità, per lo meno per quanto riguarda i più fanatici dei suoi rappresentanti, un palcoscenico ed una vetrina francamente eccessivi». Concludendo peraltro che, «sebbene non vi siano particolari segnalazioni sul centro di cultura islamica di Faenza», pericoli integralisti a parte, comunque Forza Italia, nel massimo rispetto della legge e della Costituzione, «invita l’amministrazione comunale di Faenza a non consegnare per l’ennesima volta il palcoscenico di piazza del Popolo a una religione che lavora più o meno surrettiziamente per sostituirsi a quella cattolica, che pur non praticata con la stessa intensità da tutti resta la radice della nostra cultura».

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