Viterbo, in mattinata gli interrogatori degli stupratori. Sui giornali la criminalizzazione di CasaPound

30 Apr 2019 9:22 - di Lucio Meo

Sono previsti in mattinata, verso le 11, gli interrogatori di garanzia di Francesco Chiricozzi, consigliere comunale di Casapound di Vallerano (Viterbo) e dell’altro militante, arrestati per lo stupro di una donna di 36 anni nel pub Old Manners di Viterbo.  I due, che ieri sono stati espulsi dal movimento, dovrebbero rispondere alle domande degli inquirenti, ma non è neppure escluso che alla fine decidano di avvalersi della facoltà di non rispondere. Gli arrestati, assistiti dagli avvocati Giovanni Labate, Domenico Gorziglia e Marco Mazzatosta, sono rinchiusi da ieri mattina nel carcere Mammagialla di Viterbo. E’ stata la donna, ancora sotto choc, a recarsi, la mattina del 12 aprile, al pronto soccorso e a raccontare la violenza subita nella notte. E scattata subito la segnalazione da parte dei sanitari alla polizia che ha raccolto il racconto della 36enne. L’orribile violenza subita, per almeno un paio d’ore, è stata ripresa anche con i cellulari e proprio i filmati trovati nei telefonini dei due indagati sono stati determinanti per la richiesta dell’arresto.

Sui giornali italiani, intanto, piuttosto che concentrarsi sui termini criminali dell’assurda violenza, è iniziato il tentativo di criminalizzazione di CasaPound, nonostante il movimento politico abbia, nell’immmediatezza delle indagini, espulso i suoi due militanti e preso ovviamente le distanze dal gesto, condannandolo senza se e senza ma. Questa mattina il Corriere della Sera dedica l’apertura del giornale alla vicenda titolando “Bufera politica su CasaPound”, come se un gesto criminale potesse avere a che fare con la politica. Il quotidiano di via Solferino scatena anche la penna di Massimo Gramellini che ironizza sul “prima gli italiani” anche negli stupri. Identica operazione in atto, da ieri, anche da Repubblica, che titola sugli “stupratori di CasaPound”, come se la violenza fosse avvenuta all’interno di una sede del movimento. Sono giorni di retorica antifascista, per i grandi giornali, e la vicenda di Viterbo arriva a fagiolo per criminalizzare un’intera area politica.

Commenti

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  • Giacomo 30 Aprile 2019

    Veramente CasaPound avrebbe dovuto espellere il giovane di belle speranze, già nel 2012, quando, ancora minorenne, picchiò insieme ad altri camerati, un giovane che aveva come unico torto l’aver ironizzato su alcuni manifesti (decisamente ridicoli) affissi dal movimento.
    Se i pestaggi contro gli oppositori sono regolarmente coperti da CasaPound, anzi incitati dal capo politico (Iannone: “schiaffo futurista”), perché dovremmo aver maggior fiducia nella loro presa di distanza da uno stupro, avvenuto in una loro “sede” ad opera di due loro camerati?

    • Francesco Storace 30 Aprile 2019

      Quando capitò ad un esponente del Pd nessuno chiese lo scioglimento del partito