Truppe di Haftar verso Tripoli. Serraj convoca l’ambasciatore di Macron e grida al “tradimento”
Il premier libico Fayez al Serraj ha accusato il generale Khalifa Haftar di “tradimento” in un discorso televisivo sabato. Lo riferisce Al Jazeera. “Abbiamo allungato le nostre mani verso la pace ma – ha detto Serraj – dopo l’aggressione compiuta da parte delle forze appartenenti ad Haftar e la sua dichiarazione di guerra contro le nostre città e la nostra capitale, non troverà nient’altro che forza e fermezza”.
Mentre ospitavamo a Tripoli il segretario generale dell’Onu”, Antonio Guterres, “siamo rimasti sorpresi ascoltando della mobilitazione militare di Haftar dopo i progressi per una soluzione politica nel Paese” ha aggiunto dagli schermi della tv di Stato. “Tutti coloro che sono coinvolti nell’attuale conflitto a Tripoli saranno condotti davanti alla giustizia, a livello locale e internazionale”.
Catturati 70 miliziani di Haftar
Secondo quanto riferisce il quotidiano Lybia Observer, inoltre, le forze di Tripoli hanno ripreso il controllo della situazione a sud della capitale, nell’area dell’aeroporto e lungo la strada verso Tarhouna. Contemporaneamente, sono stati condotti raid aerei ad Al-Hira, Gharyan e Wadi Al-Rabea. E oltre 70 miliziani provenienti dalla Libia orientale e collegati alle forze del generale Haftar sono stati catturati nell’area dell’aeroporto di Tripoli e nel distretto di Sawani, riferisce sempre il ‘Lybia Observer’.
Libia, convocato l’ambasciatore francese
Serraj ha anche convocato l’ambasciatore francese in Libia, Béatrice du Hellen, per protestare ufficialmente per il sostegno di Parigi ai gruppi armati del generale, fa sapere ancora il quotidiano, citando fonti governative di Tripoli. Serraj, si legge, ha protestato in maniera vigorosa “con l’ambasciatore Hellen per il collegamento tra il suo Paese e l’attuale attacco contro la capitale”. La Francia, prosegue l’articolo, starebbe dando “luce verde ad Haftar per attaccare e prendere possesso di Tripoli nel tentativo di fare la parte del leone” in relazione alle “risorse energetiche del Paese”.
La manovra di avvicinamento di Haftar
Nel frattempo, la manovra di avvicinamento di Haftar continua. Nell’annunciare che 5 suoi comandanti «sono rimasti uccisi in battaglia», il portavoce del Lna ha anche comunicato di essere a 20 chilometri da Tripoli. Le forze del generale stanno procedendo sul fronte meridionale, e si è fermata per ora quella sul fronte ovest della capitale. La nuova coalizione di milizie Regione occidentale che appoggia Serraj ha però risposto lanciando l’operazione Wadi Doum 2: un nome-monito per Haftar, perché è il luogo dove l’ufficiale è stato sconfitto e catturato dai ciadiani nel 1987, quando all’epoca combatteva per il leader libico Gheddafi.
Che ci sia macron di mezzo! Non può essere! La Francia ha molto potere in Africa, ma si sta cercando, come si usa dire da me, le cattive pasque. Scoppierà prima o poi la bomba, scoppierà!