Standing ovation per Crosetto: “Recuperiamo il senso alto di come si fa politica” (video)

13 Apr 2019 17:54 - di Redazione


Una prolungata standing ovation ha accolto l’intervento di Guido Crosetto al Lingotto di Torino. Intervento che ha aperto la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. Nei diciassette minuti del suo discorso, il co-fondatore di Fratelli d’Italia ha appassionato la platea.

«Siamo a Torino perché qui impresa e innovazione si coniugano da sempre. Questo è quello che vogliamo difendere. Per questo dobbiamo andare in Europa a cambiare tutto», ha detto Crosetto illustrando le difficoltà del momento politico. «Abbiamo cercato di tenere ferma la barra. Abbiamo cercato di spiegare che la politica non è superficialità, non è approssimazione e non si inventa. Abbiamo cercato di spiegare in questi anni, che si esce fuori dalle sabbie mobili della superficialità solo riprendendo il senso alto della politica. Che è quello di costituire il futuro di una nazione. E il compito che richiamiamo noi stessi, avendo il coraggio di cambiare. La politica è rimasto l’unico luogo dove l’innovazione sembra una cosa negativa».

«A fronte di una società che cambia velocemente, la politica rimane uguale a se stessa. Abbiamo fatto fallire banche e ucciso risparmiatori perché le regole europee non si potevano cambiare. Ora finalmente si pensa di cambiare quelle regole. Sapete perché? Perché due banche tedesche sono in difficoltà. Ma io non mi arrabbio con la Merkel, ma con i nostri governi che in occasioni analoghe non hanno alzato la voce per proteggere le proprie banche».

Crosetto: “Ridiamo dignità a questa nazione”

«Occorre la capacità e la fatica di pensare al futuro. Scordatevi che tutti possano fare politica, che non serva professionalità per fare politica. Non a caso Giorgia ha raccolto consensi grazie alla serietà del suo progetto». «Questa comunità, partendo da zero, non aveva nulla da portarsi dietro. Abbiamo lasciato sei anni fa le nostre case e ci siamo presi uno zaino pieni di ideali sulle spalle. Non abbandoniamo il segno di grandezza e di futuro». «Siamo un gruppo di persone – ha concluso l’esponente di FdI – disposte a prendersi sulle spalle il peso di ridare dignità a questa nazione. Abbiamo fiducia nell’Italia, ma se non prendiamo in mano il nostro destino non ci sarà un futuro»

 

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