Sri Lanka, Pasqua macchiata con il sangue nelle chiese: 156 morti
Pasqua tragica nello Sri Lanka. Una serie di esplosioni simultanee si è verificata in tre hotel di lusso e tre chiese durante le celebrazioni religiose, causando morti e feriti, tra questi 35 stranieri. Il bilancio delle vittime è in continuo aggiornamento, al momento le fonti ufficiali parlano di 156 morti e 402 feriti.
Una delle chiese colpite dall’esplosione era Sant’Antonio a Colombo. Le altre due erano San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Sono stati sicuramente colpiti anche lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo. Per ora fonti ufficiali hanno parlato di nove stranieri deceduti. Nel paese dell’Asia meridionale la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione. Secondo le prime informazioni almeno 45 persone sono state uccise a Colombo, nei tre hotel e una chiesa. Altre 67 vittime si contano nella chiesa nel Negombo, a nord della capitale, e almeno 25 persone sono morte nella chiesa di Batticaloa, a est del Paese.
”Restate in casa”
“Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri”. Lo scrive su Twitter il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee. “Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha aggiunto il ministro.
Il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha convocato il Consiglio di sicurezza e ha parlato di “attacchi codardi”. Il presidente Maithripala Sirisena ha parlato alla nazione e invitato alla calma. Ha rassicurato che tutte “le forze di polizia” sono sul campo per prevenire ulteriori attacchi e trovare i responsabili.
Attentati pianificati
Gli attentati non sono ancora stati rivendicati, ma l’11 aprile scorso, il capo della polizia, Pujuth Jayasundara, aveva fatto diramare un allarme dell’intelligence ai più alti ufficiali, dichiarando che alcuni kamikaze pianificavano di colpire delle “chiese importanti”. “Un’agenzia di intelligence straniera ha riferito che l’NTJ (National Thowheeth Jama’ath) sta pianificando di compiere attacchi suicidi contro chiese di spicco come pure l’alta commissione indiana a Colombo”, si legge nel messaggio. L’NTJ è un gruppo radicale musulmano in Sri Lanka, legato alla vandalizzazione delle statue buddiste.
Purtroppo e’ il naturale epilogo del comportamento del papa. Un papa che stinge accordi con i mussulmani, lava e bacia i piedi ai mussulmani il giovedi’ santo, invoca l’accoglienza dei terroristi mussulmani in Italia, propaganda politiche comuniste…non possiamo purtoppo aspettarci altro.
Mi dispiace. Quando questo papa fu eletto mi dette tanta speranza. Voleva fare ottime cose. Come ad esempio rivedere lo stato dei sacramenti per i divorziati risposati, ecc…
poi invece si e’ convertito all’islam ed al comunismo e adesso fa solo schifo