Se Casapound protesta in periferia, scatta il tic antifascista di Di Maio e della Raggi

8 Apr 2019 20:16 - di Francesco Storace

Ma vi meravigliate? La protesta deflagra nella periferia romana perché i cittadini non ce la fanno più.
Se i Rom hanno diritto alle case popolari al posto dei cittadini italiani, è ovvio che le persone si stanchino. Qual è la risposta del sindaco Raggi e del vicepresidente del Consiglio Di Maio? Siccome lì si vede Casapound, sfrattiamoli dallo stabile che occupano. Un tic antifascista.
Ormai sta diventando una litania che annoia. I problemi sociali non si affrontano a colpi di repressione. Ma bisogna solo capire che mettere sullo stesso piano un’organizzazione politica che fa il suo lavoro nel territorio e i Rom è un clamoroso autogol.

Devono recuperare a sinistra…

Evidentemente Virginia Raggi e Luigi Di Maio hanno bisogno di alzare il livello dello scontro, per recuperare l’anima sinistra del loro Movimento. E chi se ne frega che tutto questo può provocare tensioni imprevedibili.
Ci vuole senso delle istituzioni soprattutto da parte di chi le occupa, ma se ne vede poco. Del resto, non sarà un caso se in periferia non possono più vedere né il Pd né i grillini che si stanno facendo riconoscere come nemici dell’identità nazionale.

La logica della rappresaglia

Ma l’Italia non ne ha bisogno, e lo dimostra ogni volta che si va al voto. Loro insistono, ma si faranno ancora più male. Anche a Roma, perché prima o poi anche qui si dovrà finalmente tornare alle urne.
A Casal Bruciato come a Torre Maura come in tutta la città si susseguono le proteste. È finito il tempo del permissivismo e si registra una rivolta sociale crescente, soprattutto nelle periferie.
Di Maio e la Raggi, con i loro atteggiamenti di demonizzazione, non fanno che aumentare la rabbia dei cittadini nei loro confronti. Agire per rappresaglia – “voi aiutate le famiglie italiane, noi vi cacciamo dallo stabile occupato” – è infantile, stupido, controproducente. Ma sono così quelli che ci stanno governando….

Commenti

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  • Francesco Martire 9 Aprile 2019

    Ottima e lucida analisi, bravo “more solitu” Francesco.