Salvini presenta il gruppo di euroscettici e punge la sinistra: «25 aprile? Mi interessa la liberazione dalla mafia»
Dalle elezioni europee “sul fronte interno italiano non cambia nulla. Cambia perché cambia l’Europa, ma a livello italiano non cambia nulla”. Cerca di rassicurare se stesso, i grillini e i mercati il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine della presentazione del nuovo gruppo euroscettico al Parlamento europeo a Milano. A chi gli chiede se possa diventare commissario europeo, come auspicato dai rappresentanti dei partiti euroscettici presenti in conferenza stampa, Salvini spiega che “faccio una cosa alla volta, sono ministro dell’Interno, conto di fare il ministro dell’Interno nel mio Paese ancora a lungo”.
Salvini aggiunge che “la nostra famiglia punta ad allargarsi. Abbiamo differenze, visto che ci fondiamo sulle identità nazionali. Il sogno europeo lo faccio partire dal trattato di Maastricht, che si basa sulla piena occupazione e sull’identità, e dal sogno europeo di papa Giovanni Paolo II che parlava di identità e cultura,l’Europa ha senso se riconosce le identità e le culture e se guarda solo al business e alla finanza è un incubo”.
Per il leghista, nel gruppo al Parlamento europeo che la Lega punta a costituire con altri partiti euroscettici “non ci sono nostalgici, estremisti o reduci. Gli unici nostalgici al potere sono al Bruxelles”, aggiunge Salvini, “il dibattito su fascisti e comunisti e sul passato lo lasciamo agli storici. Noi guardiamo al futuro”.
Poi la frecciatina alla sinistra e alla sua retorica della Liberazione. «Sto organizzando e mi piacerebbe esserci il 25 aprile in Sicilia. Perché, per uscire dal dibattito fascisti e comunisti, destra e sinistra, la liberazione dalla mafia, secondo me, è una priorità per il nostro Paese». La mafia, non i fascisti.