Questa è l’Europa che vogliamo: il programma di FdI punto per punto

14 Apr 2019 11:11 - di Adriana De Conto

L’Europa che sogniamo, l’Europa che vogliamo. Il programma di Fratelli d’Italia per le Elezioni Europee è una ritorno all’Europa degli Stati sovrani. Il programma è stato presentato e diffuso a Torino, all’assemblea programmatica. Questi i cardini:

  1. Il modello attuale governato da tecnocrati che impongono agli Stati norme dettate dall’alto non è il nostro modello di Europa. Il modello possibile e che è nelle intenzioni di FdI contribuire a darvi forma è una  Confederazione di Stati liberi e sovrani. Vogliamo ribadire la supremazia della Costituzione italiana sulle norme europee. «La capitale non può più essere Bruxelles, capitale di lobbisti, ma dev’ essere Atene o Roma, dove è nata la civiltà europea», leggiamo nel programma.
  2. L’Europa è diventata un parco giochi di Francia e Germania. Pertanto, l’obiettivo primario di FdI sarà quello di fare rispettare l’Italia in Europa. «Per dare maggiore forza e credibilità alla nostra Nazione, ribadiamo la storica battaglia dell’elezione diretta del Capo dello Stato».
  3. Basta con le politiche di austerità imposte dall’Ue, un fallimento in tutta Italia e in tutta Europa. E’ tempo di invertire la rotta «per un imponente piano nazionale ed europeo di investimenti pubblici in infrastrutture, trasporti, rete digitale ed edilizia scolastica. «Si può fare togliendo le spese per gli investimenti dal computo dei parametri europei».
  4. Ridurre le tasse e la burocrazia, le cui spese hanno penalizzato la crescita dell’Italia, che ha il carico fiscale e contributivo tra i più alti dell’Unione. Le aziende e gli investitori scappano da noi per lavorare in altri Stati. Dobbimao invertire la rotta «e fare dell’Italia lo stato europeo dove è più vantaggioso fare impresa e investire». FdI propone tassa unica per  tutti al 15%: abolizione della fattura elettronica, nessuo limite all’uso del contante, come in Germania e in Austria, stop alle leggi speciali in ambito fiscale, facilitare la presentazione di progetti per accedere ai fondi europei.
  5. L’Europa deve tornare dalla parte dell’Economia reale e di chi crea posti di lavoro. Attalmente la Ue fa gli interessi del grande capitale che solo in minima parte si tradicono in ricchezza per la comunità nazionale e in posti di lavoro. Questa tendenza va invertita, sostenendo le aziende che operano e assumono in Italia, per difendere il lavoro italiano. L’obiettivo è raggiungere un tasso di occupazione del 75% della popolazione entro il 2020: per farlo occorrono, per iniziare: Flat tax ridotta solo alle imprese che producon in Italia; incentivo alla partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa come migliore antidoto alla delocalizzazione.
  6. Contro la finanza speculativa e le distorsioni dell’euro, che è stato un grande affare per alcuni stati  e pessimo per altri. Chiederemo in Europa misure compensative tra gli stati avvantaggiati e quelli che lo sono stati meno o per nulla. Serve una radicale riforma della Banca centrale Europea.
  7. La difesa del made in Italy dalla concorrenza sleale, con la repressione di ogni forma di abusivismo comerciale che uccide le nostre attività. Gli extracomunitari che vorranno aprire un’attività sul nostro suolo nazionale dovranno depositare un obbligo cauzionale di 30mila euro.
  8. Le risorse per la famiglia e la natalità dovranno diventare una priorità nel bilancio europeo.
  9. Difendere la casa come un diritto inalienabile , una ricchezza che fa gola alla grande finanza speculativa e che pertanto va tutelata. Le prime case dovranno diventare un bene sacro e impignorabile. Chiederemo che i fondi europei servano anche a concedere alle famiglie un mutuo garantito fino a 200mila euro quarantennale a tasso zero per l’acquisto di una casa.
  10. Lotta alla povertà e tutela della salute: si tratta di un rtorno alla filosofia con cui è nata l’Unione, con il sostegno a chi è in difficoltà, agli ultimi. Assieme all’aumento delle pensioni minime e alle pensioni di invalidità.
  11. Ambiente e natura, «non si può essere dei patrioti senza esserne difensori. La salvaguardia della cultura rurale, dell’agricoltura, delle nostre coste e dei nostri mari devono essere delle priorità.
  12. Difesa dei confini e contrasto all’immigrazione illegale sono dei punti fermi per Fratelli d’Italia e imprescindibili. per questo vogliamo tutta l’Europa fuori dal Global Compact. Così come verrà fatto tutto quato possibile per contrastare il neocolonialismo in Africa, causa di povertà e immigrazione.
  13. Prima gli italiani per l’acceso ai servizi sociali
  14. Ribadire i principi di sicurezza e legalità in Italia e in Europa, co la certezza delle pene, il contrasto alle mafie e a quelle emergenti, come quella nigeriana. Costruzione di nuove carceri.
  15. Difesa della nostra identità cristiana dal processo di islamizzazione, con la tutela delle comunità cristiane nel mondo.

 

Commenti

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  • avv. alessandro ballicu 14 Aprile 2019

    sperare che l’europa cambi è come quelle mogli che non chiedono il divorzio ancorchè il marito le tradisca, le percuota, non contribuisca ai bisogni materiali e morali della famiglia, torni a casa a tarda sera alcolizzato etc etc.
    in quei casi, come in questo, il divorzio è l’unica salvezza ,
    viva l’italexit, ci vuole così tanto per proporlo? si ci vuole coraggio e un vero sovranista, patriota dotato di virilità politica , dovrebbe averlo

  • ALESSANDRO LEPRI 14 Aprile 2019

    Tutti ottimi punti ma ne manca uno, il piu’ importante:
    17. Uscita da l’Euro e ripristino della sovranita’ monetaria.