Nuovo macigno su Lucano: avviso di garanzia per truffa aggravata a lui e altre 9 persone
A poche ore dalla notizia del rinvio a giudizio un nuovo macigno giudiziario si abbatte su Mimmo Lucano, il sindaco di Riace sospeso e diventato un’icona per la sinistra dei “porti aperti”: Lucano ha ricevuto un avviso di conclusione indagini per truffa aggravata, fatto recapitare dalla procura di Locri a lui e ad altre 9 persone. Al centro dell’inchiesta, naturale seguito di quella che ha travolto il sindaco sospeso nell’ottobre scorso, c’è sempre la questione dei migranti.
La notizia del nuovo avviso di garanzia viene riportata sul sito di Repubblica. Per il pm Ezio Arcadi di Locri, gli immobili affittati dalla cooperativa Girasole per ospitare i rifugiati non sarebbero stati idonei perché non conformi a quanto previsto “sia dal manuale operativo Sprar che dalle convenzioni stipulate fra il Comune di Riace e la Prefettura”, ma il Comune avrebbe comunque versato i fondi necessari per il pagamento del canone, per un totale di 134mila euro.
“Tutti gli appartamenti, in molti casi collocati nel borgo antico – si legge su Repubblica.it – secondo i carabinieri che hanno sviluppato le indagini, sarebbero privi di certificato di abitabilità e in alcuni casi del certificato di collaudo statico. Nonostante questo, Lucano, per questo accusato anche di falso, per la procura avrebbe attestato la conformità degli immobili alle normative e firmato le determine di pagamento degli affitti”.