Nasconde nello strudel 40mila euro. La fidanzata lo cucina e brucia il “tesoro” a 200 gradi nel forno
Sembra la trama di un film comico. Un dolce da 40 mila euro. Uno strudel cotto a 200 gradi nel forno di casa, diventato cassaforte di bigliettoni mai dichiarati al fisco. Così è andato letteralmente in fumo una parte del tesoro in nero di Alberto Vazzoler, l’ex dentista di 52 anni di San Donà di Piave, noto alle cronache e a processo a Padova per rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro sporco. In aula, davanti ai giudici del Tribunale collegiale- leggiamo sul Gazzettino– ha testimoniato il tenente colonnello della Finanza Vittorio Palmese, titolare delle indagini insieme al pubblico ministero Roberto D’Angelo, e ha portato alla luce l’episodio inedito.
Strudel, la tragica scoperta
Era infatti l’ottobre del 2016 quando la donna, decisa a realizzare un dolce per il proprio compagno, infornò uno strudel senza sapere e accorgersi che all’interno erano nascosti 40mila euro in banconote. Solo una volta cucinato lo strudel si accorse che qualcosa era andato storto, ma ormai il danno era irreparabile. È da quel momento però che le indagini nei confronti dei due si intensificano, tanto che nei mesi seguenti si inizia a capire come avvengono le movimentazioni di denaro di Vazzoler e dei propri complici, tutti volenterosi di “ripulire” denaro in nero attraverso l’utilizzo di bonifici provenienti da banche svizzere, poi indirizzati a società fittizie in Slovacchia, Repubblica Ceca e Dubai, per l’acquisto di lingotti d’oro, come leggiamo su PadovaOggi. Con questo stistema sarebbero quindi stati ripuliti almeno 46 milioni di euro. Infine, da quanto trapelato di fronte al giudice in udienza, a finire nel mirino degli inquirenti è stata anche Elena Manganelli Di Rienzo, padovana ed ex amante di Vazzoler, figura chiave nel riciclaggio del denaro in Svizzera.