Napoli “hot”: manifesto lesbo con donne in slip (senza testa) per il concorso patrocinato dall’Università
Lo slogan è “questione di stile”. E meno male. Quel manifesto scelto per rappresentare il concorso “NapoliModaDesign”, patrocinato dall’Ordine degli Architetti e dall’Università Federico II, è un calcio nello stomaco, un inno alla volgarità: due donne senza testa, una delle quali infilata tra le gambe di un’altra, a formare la posizione di una sedia, forse, sicuramente a mostrare le mutandine di un’altra. Stile non sopraffino, ma anche sessista, secondo alcuni, filo-lesbo per altri, ma di sicuro è scoppiata la bufera su quel concorso in “Arredi e complementi di arredo non di produzione industriale” per quel manifesto così volgare e sguaiato.
Alla sua quarta edizione, il concorso “NapoliModaDesign” gode del patrocinio di Ordine degli Architetti, Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Architettura, DBE (Design for the built environment) e Adi Campania (Associazione per il disegno industriale). E tuttora, sul suo sito, mostra con orgoglio quella discutibile pubblicità.