Maurizio Battista a Salvini: «Nun ce date sordi, nun li sapemo spenne»
Tutto poteva aspettarsi Matteo Salvini nella sua polemica con Virginia Raggi a proposito dei debiti della Capitale tranne che a sostenere le sue ragioni accorresse anche un “romano de Roma“. Parliamo del comico Maurizio Battista, conosciuto al grosso pubblico grazie a trasmissioni come Striscia la notizia, Colorado, Il grande fratello. «Ormai il salva-Roma – ha detto in un’intervista all’Adn Kronos – è un modo di dire. Da 60enne posso affermare che Roma non la salva più nessuno, è ‘na schifezza irreversibile e a Salvini dico: «Nun ce li date li sordi, tanto non li sapemo spenne, non semo capaci». Un modo, quello di Maurizio Battista, per tentare di smorzare i toni polemici della diatriba politica tra Lega e M5S sul decreto salva-Roma, sottolineando però che «da romano mi dispiace, abbiamo delle potenzialità per battere tutti 10 a 0 in World Leage e invece ci mettiamo a combattere una guerra fratricida».
Maurizio Battista dice la sua sul “salva-Roma”
«Ormai – ha proseguito il comico – sono 30 anni che va avanti questa storia, sia per mancanza di senso civico da parte dei romani (già ce n’avemo poco), sia per l’incapacità degli amministratori che hanno governato la città, di qualsiasi fazione politica». Ma la stoccata più dura se la becca la Raggi: «Sono sei mesi – dice ancora Maurizio Battista – che dovemo riaprì una fermata della metropolitana, non so se ci rendiamo conto di quale sia la situazione di questa città».
«L’Azerbaijan funziona meglio di Roma»
«L‘Azerbaijan – scherza Battista – funziona meglio di Roma. Ormai anche con gli amici di Sandokan non si risolve nulla! I soldi dateli a mi’ nonna che li gestirebbe meglio, dateli a un Comune più meritevole di noi». Basti pensare a quando si parlò di motoslitte nell’era Alemanno: a New York dove nevica tutto l’inverno la neve non tocca terra! Ormai – è la sua amara conclusione – siamo senza speranza».