La Bonino presenta i suoi candidati: quanti riciclati nella lista finanziata da Soros

16 Apr 2019 14:52 - di Penelope Corrado

Un ex sottosegretario del governo Renzi, un ex grillino, un’ex panneliana e un ex dipietrista. Tutti uniti nel segno di George Soros. Sono 4 dei 5 capilista della Lista +Europa alle elezioni del 26 maggio. Benedetto della Vedova al Nord Ovest, Federico Pizzarotti al Nord Est, Emma Bonino al Centro, Raimondo Pasquino al Sud e Fabrizio Ferrandelli nelle Isole, guidano la pattuglia di candidati a Strasburgo.

Pizzarotti non molla la poltrona: “Resto sindaco di Parma”

Con +Europa e Italia in Comune, fanno parte della lista per le europee, anche i Socialisti e i Radicali con la segretaria Silvja Manzi, numero due sia al Nord Ovest, dietro a Della Vedova, che la Nord Est dopo Pizzarotti. Il sindaco di Parma, oggi durante la conferenza stampa di presentazione delle liste, ha chiarito che non lascerà la carica di sindaco. “Ho deciso -ha detto Pizzarotti- di mettermi al servizio del progetto ogni voto in più a questa lista sarà un voto tolto a Salvini. Voglio tirare le persone che sono in lista nella circoscrizione” ma “resterò sindaco di Parma, ci sono tanti progetti da portare avanti”. La poltrona prima di tutto.

I ringraziamenti di +Europa a Soros e signora

Al Sud ci sarà Raimondo Pasquino a guidare la lista e nelle Isole Fabrizio Ferrandelli. Al centro Emma Bonino con Marco Taradash e Riccardo Travaglini, sindaco di Castelnuovo di Porto. “Io faccio della categoria diversamente giovani… -ha ironizzato Bonino-. Credo che se ricevono un po’ di esperienza, ai giovani non fa male. Noi siamo al servizio delle prossime generazioni. Il futuro non + nostro, abbiamo già dato ma ci mettiamo al servizio” perché “il problema non è rottamare le persone ma trasferire le esperienze”.

La lista preferita da Soros

A proposito di “trasferire”, qualche trasferimento è già arrivato dall’America. George Soros ha ufficialmente finanziato la lista della Bonino. Lui sposa in pieno le politiche di questa lista, in particolar modo in tema di politiche migratorie. Per dirla con Giorgia Meloni: un ottimo motivo per non votarla.

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