La beffa del reddito di cittadinanza: anziani esclusi. Briciole solo per chi è in affitto
La maggioranza della platea dei pensionati è “esclusa” dal reddito di cittadinanza. Lo afferma Domenico Proietti, segretario confederale Uil, illustrando una analisi dell’Ufficio studi sul reddito di cittadinanza: solo nel caso di “pensionato single in affitto” si arriverebbe a percepire un beneficio “non superiore comunque a 76 euro mensili”.
Reddito di cittadinanza, lo studio
Una coppia di over 67, invece, supera i limiti reddituali di accesso. Se non si sono mai versati contributi (o per meno di vent’anni), infatti, già sono previste la pensione integrata al minimo (513,01 euro) o l’assegno sociale (457,99). Chi è privo di altri redditi ha poi la maggiorazione sociale (136,44 per la pensione minima, a 191,46 per l’assegno sociale) percependo così un assegno mensile pari a 649,45 euro (8.442,85 euro l’anno, oltre il limite per chi ha casa di proprietà, fissato a 7.560 euro). Solo quindi «il pensionato in affitto, per effetto della soglia reddituale più alta, beneficerà di una quota di Pdc», arrivando a 725,95 euro mensili (la quota annuale di integrazione, 917,15 euro, per 13 mensilità, quelle percepite da chi ha gli assegni al minimo o sociali).