«Il piccolo Alex è guarito»: i medici del Bambino Gesù annunciano il “miracolo”

19 Apr 2019 18:44 - di Redazione

Il piccolo Alex Maria Montresor, trapiantato lo scorso dicembre all’ospedale Bambino Gesù di Roma, utilizzando le cellule del papà «è ufficialmente guarito, il suo sistema immunitario è sano». Ad annunciarlo è stato Franco Locatelli, primario del Dipartimento di oncoematologia e terapia cellulare e genica dell’ospedale, che ha seguito il caso di Alex, che ora ha due anni. «È un traguardo enorme per il tipo di trapianto e per il caso molto difficile. E anche la soddisfazione è enorme», ha commentato il medico.

L’esito negativo della gara di solidarietà

Il bimbo italiano affetto da una malattia rara, la linfoistiocitosi emofagocitica (HLh) ha ricevuto un trapianto di cellule staminali emopoietiche del papà, dopo una vera e propria gara di solidarietà per trovare un donatore. La ricerca, nonostante l’enorme risposta ottenuta grazie al tam tam sui social, si era però rivelata infruttuosa. E così i medici avevano deciso di procedere con quel tipo di trapianto innovativo, per il quale tra i due genitori era stato selezionato come donatore il padre.

Il “miracolo” della scienza

L’intervento è stato realizzato a fine dicembre e, benché ottimisti, i medici si erano mostrati cauti, ammettendo che esisteva la possibilità di un rigetto e spiegando che l’iter del trapianto si sarebbe potuto considerare concluso solo alla fine del successivo mese di gennaio. In effetti, Alex era stato dimesso il 24 gennaio, quando i medici avevano dichiarato «riuscito» l’intervento, spiegando che il bimbo era «in buone condizioni di salute» e che le cellule del padre avevano «perfettamente attecchito». Ora la diagnosi di guarigione: Alex «sta molto meglio», hanno spiegato i sanitari e, a quanto trapelato, i controlli che in un primo tempo era fissati una volta a settimana sono stati dilatati a una volta ogni 15 giorni.

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