“Giallo” sul decreto Crescita: in Gazzetta Ufficiale non c’è, la trattativa segreta prosegue
Il decreto non c’è, anzi, è sparito. Secondo il Corriere della Sera, undici giorni dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri con lo stratagemma della formula “salvo intese”, il dl Crescita non è stato ancora approvato in Gazzetta ufficiale. Come tutti i decreti, doveva essere caratterizzato dai criteri di “necessità ed urgenza” ma quel testo che contiene misure fiscali, incentivi per le imprese e rimborsi ai truffati delle banche, continua a rimbalzare tra Palazzo Chigi e i ministeri interessati: Economia, Sviluppo e Lavoro e non arriva alla firma finale e alla sua pubblicazione.
«È in questo triangolo di stanze e corridoi che il decreto si è inceppato, alla ricerca di coperture ancora mancanti e anche per colpa dell’antico, italico malcostume di infilare in corsa nuove norme spot, fino all’ultimo secondo utile. L’ultimo blitz lo avrebbe tentato il ministro leghista delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, che voleva metterci dentro una norma sul turismo che gli stava a cuore e di cui in Cdm pare non si fosse parlato…», scrive il Corriere.La bozza del decreto contiene 32 articoli suddivisi per 4 argomenti: misure fiscali per la crescita economica; misure per il rilancio degli investimenti privati; tutela del made in Italy e ulteriori misure per la crescita. Le più importanti novità riguardano la sanatoria su tasse e multe per gli enti locali, la revisione del regime Ires e l’incremento del fondo per la prima casa.