Europee, spunta “La Sinistra”. Che si suicida subito: «Bandiera rossa e patrimoniale» (video)

8 Apr 2019 15:26 - di Natalia Delfino

I corpuscoli a sinistra del Pd si mettono insieme in vista delle europee e presentano un nome altisonante: “La Sinistra”. Ci sono quasi tutti: Si, Rifondazione, l’Altra Europa di Tsipras, l’ex-Leu La Forgia, Transform, «uno spazio aperto di ricerca politica nel campo dell’antiliberismo, dell’antisovranismo e della costruzione di una sinistra politica in europa», si legge sul loro sito. Manca, invece, Articolo 1-Mdp, che nella sua assemblea di sabato ha annunciato la volontà di non candidarsi per non dare fastidio al Pd. Così, il leader di questa nuova “Sinistra”, Nicola Fratoianni, ha annunciato che «la nostra sarà l’unica lista di sinistra alle europee del 26 maggio. Chi dice che a sinistra del Pd c’è frammentazione, dice una cosa che non risponde alla verità».

Il logo c’è, i candidati no

Il logo è stato scelto con una consultazione on line. Ci sono i simboli dei gruppi al Parlamento europeo Gue/Ngl (Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica) ed European Left (Sinistra europea) in rosso su uno sfondo bianco. C’è anche il verde come richiamo alle battaglie ambientaliste. Le liste, invece, sono ancora in via di composizione. «Per la prima volta in Italia c’è un quadro chiaro, europeo e non provinciale», ha sostenuto Fratoianni, aggiungendo che «c’è una lista dei socialisti europei: quella del Pd. C’è la lista dell’Alde di +Europa e Pizzarotti. Ci sono Verdi che andranno nel gruppo dei Verdi europei. E ci siamo noi, l’unica lista della sinistra. Proposte non antagonistiche tra loro ma certamente diverse».

«La nostra risposta è la patrimoniale»

E fra queste proposte Fratoianni ha scelto come bandiera la patrimoniale, una delle tasse più invise agli italiani. «In questi giorni di parla di flat tax ma per noi, in un mondo in cui la diseguaglianza cresce sempre di più, la risposta che serve è una patrimoniale per redistribuire un po’ di ricchezza verso chi non ha più niente». Come testimonial della sua proposta, quindi, Fratoianni ha citato Bernie Sanders e la deputata democratica e star del web, Alexandra Ocasio Cortez, dicendo che «nessuno li considera estremisti». La patrimoniale, quindi, ha aggiunto va considerata una «proposta moderata». Quanto al rapporto con Mdp, infine, «il fallimento del progetto di Leu è reso evidente dal fatto che andremo in liste diverse» con gli scissionisti che stanno lavorando per un accordo con il Pd. «Ognuno fa le sue scelte, ma le scelte parlano molto del futuro. Quando si sceglie di presentarsi con chi dice che la patrimoniale è brutta e cattiva o che l’articolo 18 non va reintrodotto – ha concluso Fratoianni – credo faccia una scelta che non è quella di chi oggi vuole ricostruire la sinistra».

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Commenti

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  • rino 9 Aprile 2019

    La sinistra non sa fare altro che togliere i soldi a chi li ha sudati e si è sacrificato per darli al suo elettorato di gente senza iniziativa che aspetta solo di essere assistita. Così hanno rovinati l’Italia e vogliono ridurla in un paese di poveri come era nei paesi comunisti. Chi ha una casa non deve essere tassato, ma elogiato perché non pesa sullo stato. Non si può tassare la gente a seconda di come spende i sodi che ha guadagnato.

  • Maurizio Giannotti 9 Aprile 2019

    Una accozzaglia di mentecatti. Tra loro non ce ne è uno che abbia m ai lavorato un giorno in vita sua. Poi dicono di stare coi “lavoratori”!!!!!