Caso Siri, Di Maio tiene alta la polemica: «Deve dimettersi»
Continua il pressing di Luigi Di Maio sulle dimissioni di Armando Siri. Il trionfo del giustizialismo grillino trova pieno sfogo in questa vicenda che vede il sottosegretario leghista indagato. Anche oggi Di Maio è tornato ad alimentare le polemiche. «Siri si deve dimettere da sottosegretario», ha detto. E poi ancora: «L’indagine su Siri non può contemplare garantismo». Sulla vicenda è intervenuto anche Roberto Fico: «Su Siri c’è l’innocenza degli indagati, sono situazioni gravi su cui serve una risposta forte. La magistratura farà il suo corso ma spero che gli indagati siano innocenti».
Siri, sarà Conte a decidere
Ma alla fine, Di Maio e 5Stelle dovranno arrendersi. L’ultima parola sul caso non spetterà a loro. Infatti deciderà Conte. Il presidente del Consiglio ha infatti preso in mano le redini del caso Siri e ha fatto sapere che sarà lui a decretare sulla sua permanenza nel governo dopo averlo incontrato e averci parlato. «Incontrerò Siri, lo guarderò negli occhi e poi ovviamente ci sarà una valutazione e chiederò a lui di condividere la decisione finale» ha detto il premier, che deciderà «tenendo conto del principio di innocenza a cui come giurista sono molto sensibile». Prima di partire per la Cina, quindi, il presidente del Consiglio sentirà telefonicamente Siri. Poi, al suo rientro in Italia, avrà un faccia a faccia col sottosegretario.