Bimbo neonato morto: che cos’è la circoncisione, come avviene e quando c’è pericolo
Un altro bimbo neonato è morto in seguito a una circoncisione avvenuta in casa. Due nigeriane sono state arrestate. Ma cos’è la circoncisione e in cosa consiste? Si tratta di un’antica procedura chirurgica che consiste nella rimozione chirurgica totale o parziale del prepuzio dal pene. La pratica, tradizionalmente eseguita come simbolo di identità culturale o per motivi religiosi, può essere indicata anche per scopi terapeutici e di profilassi nei casi di restringimento del prepuzio o in presenza di determinate patologie.
Chi pratica la circoncisione
I musulmani rappresentato il maggior gruppo religioso a praticare la circoncisione maschile. La procedura fa parte della legge ebraica ed è diffusa anche in Israele, negli Stati Uniti, in parte del sud-est asiatico e in Africa. È meno praticata in Europa, in America Latina e in gran parte dell’Asia, mentre la più antica testimonianza documentale viene dall’Egitto. Uno studio di Oms – Unaids stima inoltre che nel mondo circa un terzo dei maschi sia circonciso.
In cosa consiste
La circoncisione è una procedura ambulatoriale che viene effettuata da un chirurgo in ospedale o in clinica e dura circa 60 minuti. L’intervento può essere effettuato sia in anestesia generale sia locale, in quest’ultimo caso tramite un’iniezione sul pene. Dopo l’anestesia la pelle che ricopre il glande viene rimossa tramite bisturi, forbice chirurgica o laser. In genere per la guarigione occorrono 10-15 giorni.
Quando c’è pericolo
La circoncisione può diventare una pratica pericolosa se effettuata in luoghi non sterili da personale non medico. Secondo l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Internazionale laica interreligiosa(Cili-Italia), in Italia sono più del 35% le circoncisioni che si effettuano in modo fai da te e clandestino per vari motivi economici e mancanza di strutture autorizzate.