Agenti aggrediti al grido “Allah Akbar”. Il senegalese era già stato arrestato e scarcerato

22 Apr 2019 18:34 - di Redazione

Era già stato arrestato Ndiaye Migui, l’immigrato africano che il giorno di Pasqua ha aggredito due agenti a Torino al grido di “Allah akbar”. Il 26enne di origine senegalese, destinatario da alcuni mesi di due provvedimenti di espulsione, uno del questore di Cuneo e un altro del questore di Torino, qualche settimana fa era stato arrestato per resistenza, ma ludienza di convalida si era conclusa con la scarcerazione.

Si tratta dell’ennesimo caso clamoroso, che riporta alla memoria la mancata carcerazione di Said Mechaquat, il 27enne che nei giorni scorsi ha confessato l’omicidio di Stefano Leo a Torino. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera, ha annunciato un’interrogazione ai ministri della Giustizia e dell’Interno per accertare eventuali errori e omissioni da parte degli organi competenti. Nell’interrogazione  Napoli chiede di “fare chiarezza sulle procedure di espulsione, risultate fin qui un autentico fallimento”.

A dare la notizia dell’arresto Matteo Salvini

Sollecita una riflessione anche l`Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, che rileva un aumento degli episodi di violenza nei confronti degli appartenenti alle forze dell`ordine. E invita a valutare strutture e modalità di contenimento dei soggetti con problemi psichiatrici. Il ministro dell`Interno, Matteo Salvini, aveva dato notizia dell’aggressione, domenica pomeriggio in via Cuneo, in un deposito di Esselunga. Una zona post-industriale, dove il senegalese aveva trovato un riparo di fortuna. Intervenuti su segnalazione di un vigilantes, anche lui ferito, i poliziotti sono stati colpiti con una sbarra di ferro alla testa e a una mano. Medicati all`ospedale San Giovanni Bosco sono stati dimessi in serata con alcuni giorni di prognosi, mentre per il 26enne è scattato l`arresto con l`accusa di tentato omicidio. “Nessuna tolleranza per balordi e violenti che attaccano le forze dell`ordine”, sottolinea il ministro Salvini, mentre la viceministro dell`Economia, Laura Castelli, riconosce la necessità di “intervenire con maggiore incisività sul fenomeno delle aggressioni al personale della Difesa e di Pubblica Sicurezza.

Commenti

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  • Giovanni Marchetta 23 Aprile 2019

    Fin quando non inizieranno a sparare le forze dell’ordine saranno sempre più soggetti ad aggrassioni. Le armi le hanno? che le usino su queste bestie